La situazione di degrado e di accessi notturni non consentiti all’interno del parco di Villa Rosa a Pegli è stata al centro di discussione in una delle recenti sedute del Consiglio Comunale di Genova. Peccato che, sino a questo momento, le cose funzionino solamente grazie alla buona volontà dei genitori dei bambini e ragazzi che frequentano le scuole all’interno di questo parco e grazie all’interessamento del Municipio VII Ponente, ma è a livello comunale, quindi di lavori pubblici e di sicurezza, che andrebbero prese le principali contromisure.
A portare in Sala Rossa il tema di Villa Rosa è stato il consigliere comunale e capogruppo di Italia Viva a Palazzo Tursi, Mauro Avvenente, che ha presentato un’interrogazione a risposta immediata (ex articolo 54), riportando le proteste da parte dei residenti e degli utenti delle scuole: “Il parco di Villa Rosa contiene al suo interno la scuola ‘Ada Negri’ composta da un plesso di scuole materna ed elementare. In considerazione del fatto che moltissimi bambini e genitori frequentano quell’area all’interno della quale si trovano anche giochi per i bimbi, un piccolo anfiteatro, un campo da calcetto e da basket, nonché un campetto da mini calcio, è evidente che tali strutture dovrebbero essere prevalentemente utilizzate dai bimbi delle scuole e invece sono frequentate da bande di giovinastri adolescenti che s’introducono a ogni ora del giorno e della notte per farne scempio. Inoltre, piuttosto spesso, alcuni conduttori di cani lasciano liberi e fuori controllo i loro animali, senza poi raccoglierne le deiezioni”.
Secondo Avvenente, “la pulizia del parco, a detta dei molti frequentatori, lascia molto a desiderare e non esistono controlli sugli accessi e neppure in relazione alle deiezioni canine. Quindi, chiedo alla Civica Amministrazione se ritiene che possano esistere le condizioni per intervenire drasticamente nei confronti dei frequentatori abusivi delle strutture sportive e in particolare nei confronti dei vandali che le devastano; se si intende provvedere a sollecitare la Polizia Locale affinché provveda, anche attraverso la presenza di agenti in borghese, a sanzionare i soggetti che liberano i loro amici a quattro zampe e non ne raccolgono le deiezioni; se si intende provvedere a intensificare, migliorare e rendere più assidui gli interventi di pulizia e gli interventi di manutenzione diffusa del verde”.
A replicare ad Avvenente, l’assessore comunale con delega alla Sicurezza, Giorgio Viale: “Ribadisco ogni impegno per intensificare i controlli da parte del personale in borghese della Polizia Locale e per controllare gli accessi abusivi, serali e notturni, all’interno del parco e, soprattutto, a vigilare per prevenire e scongiurare atti vandalici che, nel recente passato, hanno ridotto a mal partito gli impianti sportivi che dovrebbero essere utilizzati prevalentemente dai ragazzi della scuola. Inoltre, è in atto un’azione capillare per contrastare, anche attraverso sanzioni ai soggetti conduttori di cani che non intendono adottare comportamenti civili provvedendo a rimuovere le deiezioni solide”.
Ma non bastano controlli e Polizia Locale. A Villa Rosa, così come alla maggior parte dei parchi cittadini, serve una parola precisa: manutenzione. Senza di questa, non si va da nessuna parte. Il problema è che l’ultima manutenzione vera del parco è stata per merito dei cittadini. Ed è questo che non va bene, che siano i cittadini a rimboccarsi le maniche per colmare le manchevolezze di chi dovrebbe intervenire.
Lo scorso novembre, i genitori dei bambini che frequentano la scuola elementare, più qualche altro volontario, si sono armati di pala, di rastrelli, di guanti, di sacchi per la spazzatura e soprattutto di tanta buona volontà. Una quindicina in tutto, una squadra che è entrata in azione al mattino e si è fermata solamente all’ora di pranzo, quando l’ultima foglia è stata raccolta, quando l’ultimo sacco dell’immondizia è stato portato via. Particolarmente importante il lavoro sulla piazzuola più bassa, quella che ormai era completamente invasa dal fango visto che le caditoie non funzionano e, quando piove, l’acqua finisce per depositarsi tutta in questa porzione di parco.
Se chi di dovere prendesse solo un briciolo di esempio dall’energia e dallo sforzo collettivo di questi splendidi cittadini, forse non ci sarebbe più bisogno di raccontare queste situazioni. E magari neanche di scrivere mail su mail per chiedere il permesso di pulire un parco urbano, andando a mitigare, ma in un certo modo anche ad amplificare, le inadempienze altrui.






