I posteggi di piazzale Facchini destinati ai residenti di Certosa e per i quali sono iniziati i lavori, non soddisfano per nulla il quartiere, dove addirittura sabato 19 marzo verrà organizzata una raccolta di firme e una petizione per ottenere più spazi in una situazione che la gente della zona ritiene al collasso.
Si può firmare in via Piombino dalle 9,30 fino alle 12,30, informa il presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, Enrico D’Agostino, che ripete come un mantra: “Lo avevamo detto che non eravamo soddisfatti dei 2.500 metri quadrati da adibire a posteggio su un’area complessiva di 27.500 nell’area dell’ex officine delle Ferrovie”.
Individuati, afferma D’Agostino che non si sottrae a vis polemica, “da noi come Comitati, sostenuti dal Municipio. E non invece da altri soggetti, come sostiene qualcuno, che dà meriti a chi non li ha e che, in questi due anni di battaglie, non si è mai visto sul territorio”.
“Siamo venuti a conoscenza - fa sapere il presidente del Comitato di Certosa - che nelle prossime settimane, Rfi, proprietaria dell’area adibita a parcheggio e data in concessione al Comune, di via della Pietra, potrebbe riprendersi tale area per utilizzarla a cantiere”.
Notizia che ha fatto salire la tensione nei residenti e che è stata la miccia per l’idea di organizzare la raccolti di fondi, sabato, in via Piombino. “Una raccolta di firme per liberare Certosa”, affermano nel quartiere ormai totalmente in rivolta. Del resto la situazione parcheggi è angosciante da tempo, spiega D’Agostino, ed in particolare precisa come “via Canepari, da quando è crollato Ponte Morandi, è intasata da auto parcheggiate, mentre i cantieri delle Ferrovie e della Metropolitana hanno aumentato la circolazione di mezzi pesanti. Il risultato è che le strade vengono chiuse per lavori da un giorno all’altro e i lavori della Metro stanno cancellando definitivamente 158 posti auto in via Vedovi, via Mansueto, piazza Palli e Castelluccio. E non passerà molto tempo che Rfi cancellerà il parcheggio di via della Pietra, dove ci sono circa 120 posti auto”.
Raccolta di firme per i parcheggi e la viabilità, sottolineano nella zona, ma anche perché, afferma la gente, “il quartiere sta soffocando, le attività commerciali perdono clienti, non ci sono spazi di attesa per le auto, non ci sono zone verdi o di svago per bambini, giovani, anziani”. E tutto ciò, dice D’Agostino, “mentre in pieno centro del quartiere, c’è un area delle Ferrovie, vuota da dieci anni, senza destinazione d’uso, accessibile da piazza Facchini, via Perlasca e passo Torbella. Il Comune, dopo continue richieste da parte del nostro Comitato e del Municipio, da aprile la potrà utilizzare temporaneamente per 115 posti auto. Ma non basta, è insufficiente, ci vuole più spazio. Per questo effettueremo la raccolta di firme. Affinché il Comune ottenga la disponibilità della ex rimessa e officina delle Ferrovie di piazzale Facchini. Una forma di compensazione per far rinascere questo quartiere”.






