La decisione della maggioranza del Consiglio Regionale della Liguria "di dire no allo scioglimento di Forza Nuova è molto grave".
Non hanno mezze misure Igor Magni e Maurizio Calà, Segretari Generali Cgil Genova e Liguria, e Massimo Bisca, Coordinatore Regionale Anpi, nel commentare quanto accaduto ieri in Regione a proposito dello scioglimento di Forza Nuova.
In un comunicato, viene sottolineato come "ieri il Consiglio, con 15 voti contrari espressi dal centrodestra, ha respinto il documento presentato dai gruppi di minoranza nel quale si sarebbe impegnata la Giunta a esprimersi contro la riorganizzazione del disciolto partito fascista e a favore dello scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista".
Per Cgil e Anpi si tratta di un segnale grave che dichiara la neutralità del Consiglio e della Giunta rispetto a movimenti politici, alcuni dei quali si definiscono i “fascisti del nuovo millennio”, che mettono in discussione la Costituzione e la democrazia del Paese.
"Una neutralità - continuano -che non ci saremmo aspettati da chi fa parte di una Regione nella quale il sacrificio della Resistenza ha contribuito a salvare il Paese dalla dittatura e a gettare le basi della nostra democrazia: non esiste la neutralità su questi temi. Ciò che ha rilanciato l’azione neo fascista nel nostro Paese è proprio una politica apatica che non si assume più la responsabilità di rispondere ai bisogni delle persone e che non riesce o non vuole discernere tra il diritto di esprimere opinioni diverse e le azioni che non stanno dentro un quadro istituzionale".
In conclusone: "Se nel 1945 si fossero delegati a decidere i tribunali, il corso della storia sarebbe stato differente e forse oggi non esisterebbero nemmeno le istituzioni democratiche che delegano ad altri la loro responsabilità politica".






