Sono bastate un paio d’ore, ieri pomeriggio, per vedere i prezzi del carburante alle stazioni di servizio scendere da oltre 2 euro al litro delle scorse settimane a circa un euro e 70 per la benzina e a 1.50 euro per il gasolio.
Un calo possibile grazie all’entrata in vigore del decreto voluto dal Governo che per i prossimi 40 giorni interverrà con una riduzione dei prezzi del carburante di circa 25 centesimi a cui va aggiunta l’iva al 22%.
Un effetto domino che, a cascata, sta interessando tutti i distributori sul territorio nazionale.
Ma dove conviene fare rifornimento a Genova?
La domanda imperversa e i social diventano terreno di scambio per gli utenti della strada in cerca di risparmio.
Al momento, la stazione di rifornimento meno cara segnalata da automobilisti e motociclisti è la Tamoil in via Canepari dove la verde costa 1,718 al litro.
Benzina a 1.757 al litro anche per il distributore Europam in corso Europa 118.
Sempre in corso Europa, Q8 ha stabilito il prezzo della verde a 1.774, prezzo che va per la maggiore nella stragrande maggioranza dei distributori.
Per il diesel, il distributore meno caro è l’Europam di via Canevari con un prezzo al litro di 1.237, a 1.499 al litro è possibile fare rifornimento alla Esso di via Faggioni mentre la stazione di servizio di via Canepari ha fissato il prezzo del gasolio a 1.598 al litro.
Il provvedimento del Governo Draghi interviene con uno “sconto” al distributore per un ammontare complessivo di 30,5 centesimi arrivato tramite un complesso meccanismo di ridistribuzione delle accise.
Una mossa per contenere al ribasso i fortissimi rialzi che si sono registrati nelle ultime settimane.
Tale provvedimento contenuto nel decreto legge 21/2022 ("Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina", vedi qui) rimarrà in vigore, salvo nuovi interventi, fino alla fine di aprile.
Per assorbirne il costo l’esecutivo Draghi ha stanziato risorse per 4,4 miliardi di euro, finanziati in buona parte da un prelievo del 10% sugli extra-profitti delle società energetiche. Anche da qui il malcontento espresso dalle compagnie, con Confindustria che ha parlato di "provvedimento deludente" denunciando anche la presenza di profili di incostituzionalità.
Per quanto riguarda il Gpl, le accise diminuiscono secondo decreto ministeriale di 8,5 centesimi. Sommando l'Iva si arriva a 10,37 centesimi.






