Attualità - 19 aprile 2022, 17:19

Sestri, via Sant’Alberto pericolosa: i residenti tornano in pressing sul Comune

Dopo l’ennesimo incidente nei giorni scorsi, i genitori dei bambini della scuola ‘Pezzani’ hanno chiesto nuovamente maggiore sicurezza. Ma per Palazzo Tursi “la segnaletica è sufficiente così”

Sestri, via Sant’Alberto pericolosa: i residenti tornano in pressing sul Comune

Un incidente automobilistico avvenuto nei giorni scorsi, un frontale fra due autovetture, ha fatto tornare di strettissima attualità il problema della viabilità nella zona di via Sant’Alberto a Sestri Ponente, in particolare laddove questa strada incrocia viale Villini Rollino e dove c’è anche un edificio scolastico frequentato da centinaia di bambini, la scuola elementare ‘Pezzani’.

Sono stati proprio i genitori di questi alunni a segnalare l’ennesima situazione di pericolosità, cosa che fanno da diverso tempo, anche prima che avvenisse l’incidente, ma senza che siano state portate soluzioni definitive in termini di sicurezza.

Elio Stanchi, presidente del Comitato Genitori dell’Istituto Comprensivo Sestri, è impegnato da tempo in un carteggio con il Comune di Genova, per arrivare a una migliore segnaletica stradale e per ottenere più presidio, in un punto in cui ci sono parecchie curve, la velocità dei mezzi è spesso elevata e ci sono anche dei cassonetti della spazzatura che oscurano in parte la visuale.

Non è un caso, quindi, che vi sia stato un incidente nei giorni scorsi, anzi semmai si tratta di una circostanza piuttosto annunciata, e temuta. “Una delle recenti mail - ricorda Stanchi - l’ho inviata al Comune lo scorso ottobre, dopo averlo già fatto nel 2019. Vi erano contenute già allora 270 firme per una richiesta di messa in sicurezza della strada di via Sant’Alberto nel tratto tra l’incrocio con via Villini Rollino e il plesso scolastico ‘Pezzani’: si tratta di un tratto di strada trafficato in pendenza, con diverse curve e restringimenti e per lo più privo di marciapiede, e frequentato da famiglie con bambini piccoli”.

L’intesa con il Comune, dopo la raccolta di firme, era stata raggiunta e prevedeva: adeguamento della segnaletica orizzontale e verticale, anche con l’utilizzo di segnalatori ottici, sul tratto di strada per evidenziare il transito verso la scuola; verifiche per mettere una segnaletica indicante il limite di velocità a 30Km/h; installazione degli ‘occhi di gatto’ sul tratto sprovvisto di marciapiede; verifiche sui ruderi in prossimità del cavalcavia autostradale per capire se si poteva allargare la sede stradale nel punto dove è presente il restringimento più pericoloso; un volontario per controllare il traffico negli orari di ingresso/uscita dal plesso scolastico, oltre a controlli a campione da parte della Polizia Locale.

“A ottobre 2021, la situazione era ancora immutata - prosegue Stanchi - Segnaletica non rifatta, solo più consumata di due anni prima, nessuna segnalazione riguardante il limite di velocità. Sono stati installati gli ‘occhi di gatto’ a luglio del 2020 e, il giorno stesso dell’installazione, molti dei singoli elementi non erano più correttamente posizionati poiché le sole colle utilizzate non si sono dimostrate sufficienti per fissarli adeguatamente. Ad oggi rimane solo qualche sporadico e solitario ‘occhio di gatto’ sul tratto di strada. Non abbiamo avuto alcun riscontro sulla possibilità di allargare la strada, come in realtà su tutti gli altri argomenti”.

In allora il dirigente del Settore Regolazione della Direzione Mobilità e Trasporti del Comune di Genova, Emiliano Bartolomei, spiegava: “Procederemo ad attuare i provvedimenti richiesti. Tuttavia, si evidenzia che eventuali controlli di polizia stradale potranno essere predisposti dal Comando di Polizia Locale, compatibilmente con gli altri compiti d’istituto”.

Poi, l’incidente dei giorni scorsi. Stanchi è tornato a scrivere al Comune: “Era necessario perché, da ottobre 2021, l’unico intervento è stato il rinfresco di due strisce pedonali dopo solleciti, nessun adeguamento o rinforzo della segnaletica. Penso che non sia chiara la pericolosità del tratto di strada. Prendo atto che non c’è interesse ad intervenire nella zona, né per quello che riguarda la viabilità, né per il plesso scolastico su cui attendiamo interventi da anni. Credo che un’amministrazione dovrebbe avere tra le sue priorità la sicurezza dei suoi cittadini, soprattutto quelli più fragili come i bambini”.

E il Comune, nella seconda risposta, dà una versione totalmente differente: “Premesso che le immagini riportate danno conto di un sinistro ma non evidenziano le eventuali cause - sostiene ancora Bartolomei - la segnaletica presente in loco è sufficiente e conforme alle prescrizioni del Codice della Strada. Tuttavia, considerato che i comportamenti degli automobilisti nel tratto di via in oggetto quali mancato rispetto dei limiti, sosta indiscriminata e altro sono da censurare, e causa dei sinistri come quelli segnalati, la Direzione, non ritenendo necessari ulteriori interventi di modifica della segnaletica, a seguito della segnalazione si è attivata per valutare una differente collocazione della stazione di conferimento Amiu, per migliorare la visibilità dell’attraversamento”. 

I genitori, a questo punto, sono scoraggiati: “Il Comune stesso va contro a quanto concordato a gennaio del 2020 e alle richieste della Giunta Municipale. Il problema non è dovuto ai bidoni di Amiu, che difficilmente troveranno altra collocazione, ma riguarda l’intero tratto di strada tra via Villini Rollino e il plesso scolastico. Purtroppo, la risposta di Palazzo Tursi chiude definitivamente il discorso: i firmatari della petizione hanno una diversa percezione del pericolo rispetto all’amministrazione, evidentemente vedere le auto che sfiorano mamme e bambini tutti i giorni ci rende troppo apprensivi. È triste scoprire che va tutto bene così”. 

Alberto Bruzzone

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