Settantasettesimo della Liberazione dal significato profondo e variegato quello che sarà celebrato sabato 23 aprile a Rivarolo, dove la sezione è intitolata ad Alice Noli, donna coraggiosa e simbolo della grandezza al femminile nella lotta contro il fascismo; donna di Fede cattolica e spirito libero dai grandi ideali, con profonda fiducia nei valori della democrazia e della libertà.
Il programma prevede due momenti: alle 10, quando verrà deposta una corona di fiori per ricordare i partigiani rivarolesi caduti durante la Resistenza in piazza Pallavicini. Ed un’ora dopo, alle 11, medesimo gesto di rispetto e onoranza avverrà in piazza Petrella.
A spiegare il significato particolare della celebrazione nella delegazione del Nord Genovese è il presidente dell’Anpi ligure, Massimo Bisca.
“Alice è stata una figura emblematica - afferma Bisca - Alice Noli rappresenta infatti una Brigata composta da donne, comandata da una donna. Questa è una specificità genovese”.
“Alice - sottolinea Bisca - costituisce una figura straordinaria, una donna cattolica che morì uccisa stringendo tra i denti il crocefisso che teneva al petto, conservato a Campomorone e dove sono ancora visibili i segni dei suoi denti. Lo fece per farsi coraggio”.
La donna si adoperò per i prigionieri, ricorda il presidente Anpi della Liguria, chiedendo di non trattarli male e fece trasportare i cadaveri con la funivia dei contadini. Un’attività eroica la sua per cui la sezione di Rivarolo dell’Anpi porta giustamente il suo nome.
“Era proibito trasferire i cadaveri - spiega Massimo Bisca - ma lei lo fece lo stesso. Chiese ma gli vennero rifiutati i conforti religiosi prima di morire, quando poi, come detto, mise tra i denti il crocefisso che aveva al collo”.
La Noli fu partigiana convinta e con grandi valori che va onorata in tutte le maniere possibili per la sua attività altruistica anche di raccolta di viveri, fondi, indumenti e medicinali. Venne assassinata ma morì con dignità eroica, scrivendo una delle pagine più grandi tra le molte, memorabili, della Resistenza, per cui oggi viviamo in un’Italia libera e democratica. Con questo spirito sarà commemorata la Resistenza a Rivarolo e ricordati i tanti martiri della zona, morti durante uno dei periodi più bui e terribile della storia italiana. A lei sono intitolate una strada, una scuola materna di Pontedecimo e una scuola media di Campomorone.