Attualità - 08 maggio 2022, 14:00

Concessioni balneari, spiraglio per la proroga al 2025. Schiappapietra (Sib): "Non possiamo andare avanti così, politica si assuma le proprie responsabilità"

Il Governo aveva stabilito la scadenza il 31 dicembre del 2023 con il riassegnamento delle spiagge attraverso gare pubbliche

Concessioni balneari, spiraglio per la proroga al 2025. Schiappapietra (Sib): "Non possiamo andare avanti così, politica si assuma le proprie responsabilità"

Una proroga fino a fine 2025 delle concessioni balneari che sarebbero invece in questo momento in scadenza al 31 dicembre 2023 come aveva stabilito il Governo tramite la riforma lo scorso 15 febbraio che stabilisce il riassegnamento attraverso delle gare pubbliche.

Questa la novità emersa che potrebbe dare un sospiro ai titolari degli stabilimenti, ma i dubbi e le perplessità a poche settimane dall'inizio della stagione sono tanti.

"Sono più di dieci anni che non capiamo che futuro avremo e avranno le nostre imprese e le famiglie che hanno investito in questo settore, c'è una proposta del Ministro Garavaglia che parla di una necessità di allungare di almeno due anni perché che gli uffici non sono pronti per quella che è la ricognizione necessaria sulle coste italiane, ed è inoltre in discussione in Senato un emendamento proposto dal Governo che deve essere vagliato all'interno della legge della Concorrenza. Si deciderà così il nostro futuro" ha spiegato in diretta a Radio Onda Ligure il presidente regionale del Sindacato Italiano Balneari Enrico Schiappapietra.

In Liguria sono circa 4mila le imprese turistiche ricreative (che comprendono bar, ristoranti, porticcioli turistici e ormeggi) e 1200 gli stabilimenti balneari.

"Noi non possiamo andare avanti a proroghe, abbiamo delle imprese da gestire e la concorrenza a livello internazionale va avanti a spron battuto con investimenti e scelte importanti - ha continuato Schiappapietra - invece noi siamo da una decina d'anni ormai impantanati in questa situazione, abbiamo vissuto la tragica mareggiata del 2018, il Covid, abbiamo bisogno di chiarezza, non possiamo non migliorare, non crescere, meritiamo qualcosa di meglio".

"E' evidente che le spiagge sono dello Stato e di tutti, ma è altrettanto evidente che le imprese che ci sono sopra che sono state realizzate su questo tratto di costa, sono dell'imprenditore e hanno un valore commerciale, è assolutamente quindi necessario fare scelte congrue che salvaguardino la concorrenza, legittima che ci deve essere, con una possibilità di ricambio, ma anche la necessità di poter salvaguardare gli investimenti delle piccole famiglie che hanno fatto come scelta di vita quella di investire in questo settore. Bisogna trovare un giusto equilibrio di mediazione" ha specificato in diretta radiofonica.

"Siamo in una situazione in cui manca una norma chiara, trasparente e sicura, dato tutte in mano a quelle che sono le sentenze giurisprudenziali, che per quanto possano essere precise, sono differenti e prive di una norma chiara che possa essere applicata senza dubbi. Non possiamo andare avanti a proroghe, la politica si assuma le proprie responsabilità, facendo le sue scelte, sbloccando un settore fermo" conclude il presidente regionale Sib.

Luciano Parodi

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