Attualità - 13 maggio 2022, 13:52

Polpi e meduse all’uncinetto per i bimbi del Gaslini, è partito il conto alla rovescia

A fine mese la consegna di duecento pezzi fatti a mano dai volontari del ‘Gruppo di Amici di San Fruttuoso’. Sono il materiale necessario per la ‘Octopus therapy’, nata nel 2013 in Danimarca

Polpi e meduse all’uncinetto per i bimbi del Gaslini, è partito il conto alla rovescia. A fine mese la consegna di circa duecento pezzi, tutti unici, fatti a mano dai volontari del ‘Gruppo di Amici di San Fruttuoso’.

È soddisfatta Jadwiga Pacholec, ideatrice dell’iniziativa, amministratrice del ‘Gruppo di Amici di San Fruttuoso’, per un altro successo, tutto solidale e dedicato ai piccoli ricoverati all’ospedale pediatrico Giannina Gaslini: “In due mesi abbiamo realizzato ben180 pezzi: è un successo”.

Con le loro abili mani i volontari hanno realizzato all’uncinetto dei piccoli e colorati polpi e delle piccole meduse di cotone, che andranno nei reparti di lunga degenza. L’idea di questo progetto è venuta a Jadwiga dopo aver visto i piccoli polpi sul profilo Facebook di un’amica, chiesti da una infermiera dell’ospedale San Martino, Rita Marozzi.

La stessa infermiera ha seguito il nuovo progetto, nato a San Fruttuoso, che da subito è piaciuto al gruppo e in tanti hanno aderito alla proposta e lavorato in questi ultimi due mesi, per creare i preziosi animaletti. Sono il materiale necessario per la ‘Octopus therapy’, nata nel 2013 in Danimarca, nell’ospedale universitario Aarhus. È dimostrato che i morbidi tentacoli di maglia ricordano ai bimbi prematuri il cordone ombelicale: li tengono stretti di notte e li calmano facendoli stare meglio ed evitando anche che siano attratti dai tubi e dai cavi dei monitor delle incubatrici che li ospitano. Per il bambino sono il primo gioco che riceve e la conseguenza è il miglioramento nella respirazione e di altri parametri vitali, soprattutto per i neonati con peso inferiore ai due chili.

È un dono vero proprio anche per le famiglie, perché è stato permesso alle mamme di tenere addosso il polpetto o la medusa di cotone per lasciare che assorbisse il suo profumo: il piccolo così supera meglio il distacco da chi l’ha tenuto dentro di sé sino alla nascita, senza interrompere quel legame.

Il progetto ‘Octopus therapy’ è stato accolto in Inghilterra e in Italia, dove i primi ad aderire sono stati gli ospedali di Cesena, Rimini e Bologna Maggiore. Tra chi si è messo all’opera a San Fruttuoso, ben 15 persone, c’è chi ne ha fatti 20, chi 3 e chi solo uno: un’esperienza diversa e tutta col cuore, stavolta per realizzare polpi e meduse, invece di ‘mattonelle’ per il grande e applauditissimo albero dello scorso Natale di piazza Martinez.

È stato usato cotone nuovo e preso spunto dalle foto messe a disposizione su Facebook da Jadwiga, che ha spiegato come procedere, ossia facendo semplici catenelle: “Punti alti e punti bassi”. L’ideatrice si è anche resa disponibile per eventuali e maggiori spiegazioni e ha offerto i primi 10 gomitoli di cotone, insieme a Steno Dieci.

Ora i morbidi giochini sono quasi pronti. È giunto il momento di consegnare il lavoro e se qualcuna non riesce a finire, ci pensa Jadwiga. Alla fine ogni pezzo viene controllato, disinfettato e confezionato. “Pensavo di consegnare il tutto fine mese”. A breve contatterà il Gaslini per stabilire il giorno preciso della consegna. Su Facebook ci sono già i ringraziamenti: “Grazie a tutte quante si sono impegnate per il progetto Gaslini con tanto entusiasmo, dedizione e amore chiudiamo tutto il giorno 20 di maggio”.

Rosa Cappato