Cultura - 23 maggio 2022, 16:50

Arte, restaurato il dipinto “Agar e l’Angelo” di Gioacchino Assereto

L'opera sarà presentata a Palazzo Bianco giovedì 26 maggio, in occasione della mostra dedicata all'artista nell'ambito della Rassegna “I Protagonisti. Capolavori a Genova 1600 - 1750”

Arte, restaurato il dipinto “Agar e l’Angelo”  di Gioacchino Assereto

Un’occasione speciale per scoprire un capolavoro che è stato restaurato in occasione della mostra dedicata a Gioacchino Assereto nell’ambito della Rassegna “I Protagonisti. Capolavori a Genova 1600 - 1750”: giovedì 26 maggio alle ore 17.30, Raffaella Besta, Direttore Musei d’Arte Antica del Comune di Genova racconterà l’opera insieme ad Aurelia Costa, che ha realizzato il restauro.

 

Questo bellissimo dipinto appartiene alla piena maturità dell’artista, di metà anni trenta del Seicento o poco oltre, quando nelle sue opere si amalgamano in perfetto equilibrio linguaggio barocco e modelli e cifre di Maniera - racconta Raffaella Besta, Direttore Musei d’Arte Antica del Comune di Genova - il recente restauro ha rivelato gli straordinari cangiantismi delle vesti dell’angelo e di Agar che passano dal verde al viola, dall’arancio al rosso, mostrando una ricerca sul colore dagli esiti altissimi e uno stile personale di rara raffinatezza e di grande efficacia narrativa, grazie anche all’incredibile gestualità e al gioco delle mani. Rivolgiamo un particolare ringraziamento a La Generale per il sostegno, che ci ha permesso di riportare l’opera al suo splendore e poterla ammirare nell’ambito di un progetto importante come Superbarocco”.

 

L’intervento di restauro è consistito nella rimozione dello spesso strato di vernice ossidata che offuscava notevolmente la brillante cromia dell’opera, nella stuccatura, reintegrazione pittorica delle lacune e nel restauro dell’importante cornice intagliata e dorata- spiega la restauratrice Aurelia Costa.

 

“Siamo orgogliosi di aver contribuito a restituire questo capolavoro al suo splendore - aggiunge Rosanna Crotti Spigo, Presidente de La Generale Pompe Funebri - siamo convinti dell’importanza di sostenere il nostro territorio e felici di essere al fianco dei Musei di Strada Nuova, che custodiscono e valorizzano un patrimonio che appartiene a tutti noi, perché sia studiato, conosciuto e apprezzato. Ringraziamo Raffaella Besta per l’opportunità e Aurelia Costa per il magnifico lavoro di restauro”.

 

Il restauro sarà presentato giovedì 26 alle ore 17.30 all’interno della mostra allestita al secondo piano nobile di Palazzo Bianco.

La partecipazione all’evento è compresa all’interno del biglietto ordinario del Museo. 

Posti limitati, su prenotazione: 010 2759185; biglietteriabookshop@comune.genova.it.

 

L’OPERA

Gioacchino Assereto (1600 - 1650), Agar e l’angelo, Olio su tela, 125x146 cm

Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso, inv. PR 352

 

Già nella collezione dell’armatore Angelo Costa, pervenne all’antiquario Costantino Nigro che, nel 1962, lo donò alle civiche raccolte per celebrare la riapertura di Palazzo Rosso dopo oltre un ventennio di chiusura.

La vicenda della schiava Agar, concubina di Abramo, è raccontata nel Libro della Genesi (Gen. 16, 1-16; 21, 8-21). Sara, non riuscendo a concepire figli da Abramo, chiese a lui di unirsi alla sua schiava egiziana affinché questa gli garantisse la discendenza. Rimasta incinta del patriarca, Agar generò un fanciullo cui diede nome Ismaele. Quando anche Sara, in età molto avanzata, rimase a sua volta incinta, temendo che Ismaele potesse far valere su suo figlio Isacco il diritto di primogenitura, chiese ad Abramo di allontanare Agar e di ripudiare Ismaele. Madre e figlio, persi nel deserto del Paran e vicini a morire di sete, furono salvati da Dio che inviò un angelo a guidare Agar verso una fonte.

L’episodio della cacciata di Agar e poi della misericordia di Dio nei suoi confronti è molto frequente nella pittura del Seicento e Assereto, diversamente dal racconto biblico, sceglie qui di ambientare la scena in un paesaggio verdeggiante dove l’angelo affianca Agar e punta il dito verso il cielo, per richiamarla alle parole di Dio, mentre il piccolo Ismaele si scorge spossato sullo sfondo accanto all’otre vuota.

 

Il dipinto, recentemente restaurato grazie al contributo di La Generale Pompe Funebri, è in esposizione fino al 10 luglio 2022 all’interno della mostra “Gioacchino Assereto” ai Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco, per la Rassegna “I Protagonisti. Capolavori a Genova 1600 - 1750”, nell’ambito del Progetto Superbarocco.

A conclusione della mostra, sarà collocato nuovamente all’interno dell’esposizione permanente dei Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU