Politica - 23 maggio 2022, 18:30

Elezioni comunali, Salvini a Genova chiude all'ingresso di Italia Viva nel centrodestra: "Qui siamo riusciti a convincere pezzi di sinistra" (Video)

Il leader della Lega ha chiuso a un'ipotesi di allargamento della coalizione di centrodestra con l'ingresso di Italia Viva a livello nazionale

Elezioni comunali, Salvini a Genova chiude all'ingresso di Italia Viva nel centrodestra: "Qui siamo riusciti a convincere pezzi di sinistra" (Video)

A Genova Siamo stati così bravi da convincere pezzi di centrosinistra, però Italia Viva mi sembra saldamente collocata nel campo del centrosinistra, non ho in cantiere un'ipotesi di centrodestra allargato”. Lo ha detto Matteo Salvini oggi pomeriggio a Genova a sostegno della ricandidatura a sindaco di Marco Bucci.



Il leader della Lega ha quindi chiuso a un'ipotesi di allargamento della coalizione di centrodestra con l'ingresso di Italia Viva a livello nazionale.

Prima di parlare di temi nazionali, Salvini ha commentato la decisione di inserire il nome di Marco Bucci nel logo della Lega: “Io sono pragmatico, a me interessa che l'amministrazione di Genova continui a lavorare, squadra che vince non si cambia”.

Venendo ai temi nazionali, Salvini ha rilanciato l'idea di una 'pace fiscale', la sanatoria già richiesta dalla Lega, contestata all'interno del governo dal Pd, che lo valuta un condono.

Pace in Ucraina e pace fiscale in Italia, pace e lavoro. - ha detto Salvini - È un no assoluto all’ipotesi di tassare la casa, addirittura la prima, come Bruxelles vorrebbe. Non è il momento di aumentare neanche una tassa. La pace fra Ucraina e Russia significherebbe salvare posti di lavoro in Italia: in queste ore la Cina sta aumentando lo stoccaggio di tutte le materie prime, dal rame al mais, al grano all’alluminio, l’India ha messo dei dazi sull’export dell’acciaio, quindi prima si fermano le armi fra Ucraina e Russia e prima si torna a ragionare. L’Italia dove trova i soldi? Servono alcune decine, se non centinaia di miliardi, e si trovano con una pace fiscale. Dopo due anni di pandemia tragica e con una guerra in corso chiudere i contenziosi tra contribuenti, Stato e Agenzia delle entrate non è un diritto ma un dovere. Così lo stato incassa quel che altrimenti non incasserebbe mai, e 15milioni di italiani con una cartella pendente sul capo potrebbero tornare a lavorare, a vivere e a pagare le tasse. Se uno pensa di prendersela con chi ha la seconda casa di 50 metri in campagna, o chi ha l’ombrellone e la casa in Liguria o in Calabria o chi ha qualche titolo di stato e risparmi sui conti correnti sbaglia, ci sono più di mille miliardi di contenzioso tra i cittadini, lo Stato e l’Agenzia delle entrate. Una maxi rottamazione di questi miliardi porterebbe soldi freschi nelle casse dello stato liberando milioni di italiani. Altre vie non ci sono”.

Non stiamo parlando di milionari che hanno la villa a Portofino, - continua - ma di milioni di italiani che hanno avuto un problema, non avevano i soldi prima e men che meno ce li hanno adesso. Io spero che Draghi, visto che alza i toni su tanti fronti, e penso alle spiagge, se non li alza quando c'è di mezzo la vita di quindici milioni di persone... Lui ha l'autorevolezza per farlo, sul no del Pd non sta a me giudicare”.

Sull'esito del Ddl spiagge, il leader della Lega ha dichiarato:

Conto che ci sia un accordo, uno dei relatori è ligure, il senatore Ripamonti, chiedete a lui che è aggiornato sulle ultime novità, io lavoro sempre per trovare un accordo, non per farlo saltare”.

Salvini ha poi parlato di infrastrutture, rilanciando l'idea del ponte sullo Stretto:

Abbiamo visto i dati, siamo indietro sulle ferrovie, sulle autostrade, ci sono duemila ponti a rischio e parlarne a Genova è significativo. Per stare dall'altra parte del paese, mettersi a lavoro con gli ingegneri più bravi del mondo per avere il ponte più lungo al mondo che unisca finalmente dopo decenni di chiacchiere la Sicilia al resto del paese, penso che sarebbe qualcosa di spettacolare, sarebbe l'immagine dell'Italia nel mondo, c'è un progetto, il business plan, ovviamente anche su questo ci sono al governo alcune forze politiche che non vogliono il ponticello, figurati se vogliono il ponte sullo Stretto di Messina, la vedo complicata portarla avanti in questi mesi, temo che ne dovremo riparlare dal 2023”.

Marco Garibaldi


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