A Genova il Riformismo è possibile.
Sia i Socialisti Liberali Genovesi che il compagno Antonio Bettanini da sempre credono nella collocazione dei Riformisti tra i Moderati. In campagna elettorale non si sono purtroppo create occasioni di dialogo e di confronto tra noi e quelle forze che non si riconoscono più nell'egemonia post comunista del PD e, visto la loro connotazione legata al solidarismo cattolico, sono rimaste folgorate sulla via di Tursi. Speriamo che i Riformisti (quelli che hanno avuto e quelli che hanno portato) possano prendere in mano il loro destino. Il 2023 è dietro la porta. Su questi temi Tonino Bettanini ha recentemente postato sui social una riflessione su quel Riformismo che ha origine proprio a Genova nel 1892 e ha da sempre il colore Rosso del Garofano del PSI di Bettino Craxi. "Mi limito a segnare temi che potrebbero aiutare una nostra riflessione:
1 il nuovo corso socialista aveva anticipato ( meriti e bisogni) le dinamiche che avrebbero messo in crisi il welfare anche a partire dalla rivoluzione e dalla velocità dell'informazione digitale. Globalizzazione, crisi finanziarie e da ultimo pandemia ( e guerra) hanno fatto e stanno facendo il resto. A questi cambiamenti la sinistra post comunista non ha offerto né riflessioni né ricette e ha per lo più difeso strenuamente la società degli occupati ( pensionati) dimenticando il mondo giovanile e forse diseducandolo con il reddito di cittadinanza;
2. Il linguaggio politico della sinistra postcomunista ha teso per lo più a denigrare l'avversario politico, a demolirne l'integrità secondo un metodo caratteristico delle ideologie totalitarie. Il risultato è che non abbiamo nessun "lascito" su cui ragionare e confrontarci al di la della demonizzazione del nemico. In questo modo rallentando anche la costruzione di un sentimento di appartenenza nazionale che solo lo sport ci regala.
La sinistra post comunista nonostante il conclamato riformismo è stata il vero rappresentante di un conservatorismo che dalla giustizia all'educazione alla pubblica amministrazione difende lo status quo e la posizione di ceti sociali protetti.
3. Questi due punti pur così diversi hanno rappresentato per me una discriminante molto importante fino a maturare una simpatia ( non un'affiliazione) per quelle anime o personalita del centrodestra che coltivino una prospettiva di futuro. Non da pochi giorni fa.
Con questa tiritera (e me ne scuso) rispondo a quei compagni e a quegli amici che hanno pensato ad un cambio di campo ai confini dell'etica. E, precedentemente, non si sono accorti o non si accorgono di quanto sia stato più comodo e meno doloroso per loro accasarsi presso quel mondo post comunista responsabile dell'impoverimento della nostra città. Antonio Bettanini".






