Elezioni, lo sconfitto D'Avolio: "Una lezione che porterò con me, sarò un presidente 'ombra'"

“Saremo un Municipio 'ombra', faremo un'opposizione costruttiva, intelligente, ma dura, cercando di portare avanti i nostri progetti, sempre nel rispetto dei ruoli”. È battagliero Roberto D'Avolio, nonostante il covid appena preso e la bruciante sconfitta nel suo municipio, la media Valbisagno, con un distacco di oltre dieci punti dal suo avversario, l'outsider Maurizio Uremassi.

Cosa non ha funzionato?

“Io credo che noi in Municipio, e ci metto anche Massimo Ferrante nella bassa Valbisagno, non abbiamo nulla da rimproverarci. La nostra maggioranza in questi cinque anni si è messa a disposizione a testa bassa, abbiamo seminato e portato avanti progetti come la Scuola Doria, il restyling di piazza Adriatico, e altri. Tutti realizzati con l'amministrazione comunale, ma siamo stati noi a proporli in maniera forte e determinante. Abbiamo cercato di mettere al centro le persone ascoltando tutti, siamo stati in prima linea durante le emergenze, per esempio consegnando personalmente le mascherine durante la prima emergenza sanitaria”.

Non è stato sufficiente però.

“Secondo me hanno pesato molto l'affluenza bassa e il trascinamento che ha avuto il sindaco, che ha travolto quasi tutti i municipi. Noi rispetto al Comune abbiamo recuperato dei punti, la mia lista ha sfiorato il 10 per cento. Molto ingenuamente pensavo che il lavoro svolto potesse pagare, ma questa lezione la porterò con me: non conta il lavoro svolto”.

Il suo avversario non ha dunque meriti?

“Non voglio screditarlo, ci mancherebbe, ma fino a due mesi fa era a Nervi, non era conosciuto come me. Secondo me conta il fatto che i cittadini abbiano votato Bucci”.

Che tipo di opposizione farà?

“Noi siamo pronti perché saremo un Municipio 'ombra', sarò il presidente 'ombra', per noi sarà una opposizione costruttiva, intelligente, ma che avrà come obiettivo quello di far crescere i ragazzi che entreranno in consiglio. Compatibilmente con il mio lavoro continuerò a coltivare i rapporti con le persone, lo voglio fare per fare crescere e coinvolgere i ragazzi. Il nostro obiettivo sarà quello di proporre la nostra idea di vallata, ci stiamo organizzando in maniera importante, la prossima settimana ci vedremo per portare avanti quello che abbiamo fatto anche se non saremo al governo. Vogliamo anche coinvolgere i ragazzi e portare una squadra giovane, e riportare al voto i giovani”.

Sta ponendo le basi per un ritorno, insomma.

“E' normale, la politica è ciclica, ci sono periodi storici che premiano il centrodestra e altri che premiano il centrosinistra, abbiamo bisogno di organizzarci, ma sono convinto che torneremo. Abbiamo puntato molto sul senso di comunità e sulle persone, io se mi chiamavano alle dieci di sera rispondevo, questo è il Municipio”.

Il centrosinistra non ha proprio nulla da rimproverarsi?

“A livello comunale non posso esprimermi, come Municipio ci abbiamo messo il cuore coprendo il territorio. Noi abbiamo preso una percentuale più alta rispetto alla coalizione in Comune, come voto alla mia persona è andata bene, la mia lista e il mio nome hanno tirato, ma non è stato sufficiente. Da noi l'astensionismo ha pagato più di altre parti. Chi non è andato a votare ha una ideologia di sinistra e da questo dobbiamo ripartire, la cosa che mi spinge ad andare avanti sono i tantissimi messaggi di apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni”.

Il suo Municipio è al centro di diversi progetti, pensiamo alla rimessa delle Gavette o allo Skymetro. Sono nati comitati e associazioni di cittadini che si oppongono, però hanno premiato l'amministrazione.

“Questo sarà un grosso problema, c'è una grossa differenza di mentalità tra centrodestra e centrosinistra, noi abbiamo sempre fatto gli interessi del territorio, per cui se qualcosa non andava, anche con la sinistra in Comune ci siamo opposti alla nostra stessa amministrazione. Temo che i nuovi presidenti adottino una logica da 'Yes man' e non ci saranno contrasti con il Comune. Tuttavia penso che bisogna accettare il risultato elettorale, per noi è una sconfitta, occorre continuare con il lavoro svolto e spero che questa amministrazione municipale lo faccia. I comitati che si oppongono ai progetti ci sono, si sono esposti, credo abbiano votato in massa, ma evidentemente non tutti i cittadini l'hanno fatto, e questo è un dato che preoccupa. Io non sono d'accordo con il sindaco quando dice che negli Stati Uniti è normale raggiungere percentuali più basse di elettori, anche lì si vede la differenza di mentalità tra noi e loro, perché il voto è uno dei requisiti fondamentali della democrazia”.

Ha sentito il suo avversario?

“Sì, certo, l'ho sentito, gli ho fatto i complimenti annunciandogli la nostra idea di opposizione 'ombra' per i prossimi cinque anni”.