Cosa c'è dopo il liceo? Lavoro e università, esperienze a confronto

Per molti di noi questi sono gli anni più difficili della nostra adolescenza, quelli che si avvicinano alla fine di quest’ultima e al raggiungimento dell’età adulta. Come abbiamo già detto, uno dei momenti più importanti della vita di un adolescente è sicuramente quello del conseguimento del diploma, questo perché si abbandona definitivamente il sistema scolastico a cui siamo stati abituati per la maggior parte della nostra vita fino a quel momento. Dopo le superiori siamo completamente liberi di scegliere cosa fare, diventiamo padroni al cento per cento del nostro futuro e non abbiamo più “l’obbligo” di andare a scuola.

Io personalmente mi sono ritrovata a chiedermi cosa fare del mio futuro esattamente un anno fa, dopo la maturità ho passato un periodo di incertezza e non sapevo con esattezza cosa effettivamente fare dopo il liceo, ma ero sicurissima di voler continuare il mio percorso di studi. Dovevo solo scegliere l’università giusta per me e, alla fine, ho scelto di studiare scienze della comunicazione. Molti dei miei amici hanno preso la mia stessa decisione e hanno deciso di continuare a studiare iscrivendosi all’università. Altri miei coetanei, invece, hanno capito che l’università non era la scelta più giusta per loro, e hanno deciso di cercare lavoro. Ricordo che alcune mie amiche i primi mesi erano completamente spaesate e mandavano curriculum a qualsiasi negozio cercasse un dipendente senza effettivamente avere una preferenza su dove voler lavorare. Solamente una mia amica ha sempre detto che avrebbe voluto lavorare nell’ambito della moda e dell’abbigliamento, dato che era proprio ciò che aveva studiato al liceo. Un’altra mia amica invece ha provato ad intraprendere un percorso universitario e infatti ad agosto dell’anno scorso avevamo deciso di frequentare la stessa facoltà. Per alcuni mesi abbiamo seguito le lezioni insieme, ma poi ha deciso di voler cambiare completamente percorso ed ha iniziato a cercare lavoro, trovandolo qualche mese dopo impiego come cameriera in un ristorante. Spesso quando parlo con le amiche che non fanno l’università riconosco quanto sia effettivamente impegnativo dover lavorare. Anche studiare richiede sicuramente molte energie e molto tempo a disposizione, ma a volte scherzando mi è capitato di sentir dire a queste mie amiche che avrebbero voluto tornare a studiare, data la faticosità dell’esperienza lavorativa. Lavorano per circa sei ore al giorno, tutti i giorni della settimana con un solo giorno di riposo. Oltre ad essere faticoso, il lavoro ci ha portato via molto del tempo che passavamo insieme. Logicamente, quando andavamo tutte a scuola, gli orari combaciavano ed avevamo molto più tempo a disposizione per vederci. Ora invece i nostri orari sono cambiati molto e sono tutti diversi tra loro, ormai è difficile riuscire a trovare un momento che vada bene a tutte per stare insieme. Sicuramente chi fa l’università tende ad avere la sera libera, piuttosto che la mattina o il pomeriggio. Invece la mia amica che fa la cameriera lavora praticamente tutte le sere, e ci siamo effettivamente rese conto di quanto sia diventato faticoso passare del tempo insieme.

In conclusione, posso affermare che dopo un anno sono molto contenta della mia scelta e che continuerò certamente il mio percorso di studio. Grazie alle esperienze delle persone che mi circondano sono fermamente convinta che, personalmente, l’università sia la scelta migliore per sperare di avere più possibilità e più sbocchi professionali tra cui scegliere in futuro.