“Una rotonda sul mare”, cantava Fred Bongusto negli anni ’60, ricchi di speranza. Evocava la tristezza ma, al tempo stesso, pure la romanticità di chi era stato abbandonato dall’amata. Una rotonda in piazza Vittorio Veneto, centro di Sampierdarena, è invece l’esatto opposto e di romantico non ha proprio nulla. Appare solamente come un ostacolo alla viabilità che da anni rallenta il traffico (intenso) da Ponente verso il centro città, che transita nell’unica possibile strada interna della delegazione. Rotonda tra le tante decisioni quantomeno discutibili sul traffico genovese, che era rientrata, all’epoca, nel piano di variazione al traffico della piazza. Il risultato è stato pessimo e le critiche molte, tanto quanto inascoltate.
“Vox populi”, si dice, uguale vox Dei. Ma chi dovrebbe ascoltare pare sordo alle lagnanze che hanno accompagnato la vita della rotonda, sulla quale spicca la scritta Sampierdarena, come ne fosse il cuore. Bella a vedersi, irrazionale per la circolazione a percorrersi, come testimoniano le sempiterne code, pure quanto il traffico è scarso, che ci girano attorno
In quel punto c’è un posteggio ampio di taxi; capolinea di bus che attraversano praticamente Genova e un flusso costante di auto, oltre al fatto che la piazza è storica, piena di locali e ha segnato nel tempo la storia di Sampierdarena, teatro di manifestazioni politiche, sportive, di festa.
La rotonda crea una strozzatura per chi va verso via Cantore direzione Levante, verso la Valpolcevera, perché forma un imbuto che costringe praticamente a fermarsi ai mezzi che viaggiano nelle direzioni dette sopra, che devono dare la precedenza a chi proviene da via Buranello, senso unico verso Ponente. Basta questa breve descrizione per capire quale intenso flusso di traffico veda, al centro e come perno, la rotonda non sul mare ma sul cemento. Una delle tante iniziative per snellire il traffico in zona ed abbattere lo smog che dovrà fare la nuova amministrazione del Centro Ovest, sarà quella di trovare soluzioni diverse alla viabilità di quel punto, dove persino un semaforo creerebbe meno rallentamenti. I problemi viabili della delegazione sono certamente molti, ma questa rotonda è proprio tra i principali. Contestata da sempre, a parlare con la gente del posto e gli operatori economici, ci si convince che le proteste sono state tante ma il non ascolto di queste ha generato una sorta di rassegnazione ed accettazione di un sistema viabile che, alla luce dei fatti, evidentemente non funziona.