La mancanza d’acqua in tutto il nord Italia preoccupa non poco. Anche la Liguria sta affrontando questa nuova - l’ennesima - emergenza, anche se, al momento, resta tutto entro i livelli di guardia.
Nei giorni scorsi il sindaco di Genova Marco Bucci ha rassicurato sulla situazione in città: non c’è alcuna emergenza al momento ma è necessario studiare delle soluzioni per affrontare al meglio il problema quando si manifesterà. Da qui è nata la proposta della realizzazione di un dissalatore.
“Non è un’idea solo del sindaco Bucci ma la sento ritornare in questo momento difficile in tutto il Paese - ha commentato l’assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone che in questi giorni è in prima linea per affrontare l’emergenza siccità in Liguria - Tutto ciò che ci consente di utilizzare acqua è ragionevole. Non so però se un progetto di questo tipo sia compatibile con i tempi con cui noi ci dobbiamo muovere. Avremo una necessità immediata di attuare misure di Protezione Civile. Questo progetto potrebbe essere invece una misura di apertura sul Pnrr da realizzare entro il 2026”.
Insomma la soluzione è buona ma non immediata. Servono risorse economiche e soprattutto tempo. Tempo che però al momento non c’è, l’emergenza richiede soluzioni immediate: in molti comuni del levante e del ponente ligure si registrano criticità e sono state disposte delle ordinanze per limitare il consumo dell’acqua.
“Il Paese nei prossimi anni dovrà pensare a mettere fondi per fare in modo che l’acqua che cade possa essere mantenuta il più possibile sui nostri territori - conclude Giampedrone - C’è anche da affrontare il tema della perdita cronica sulle tubature esistenti che è centrale e dovremo assolutamente tenere in grande considerazione”.
SU