Politica - 01 luglio 2022, 12:03

Sergio Gambino, il nuovo assessore alla polizia locale, "A Quinto situazioni di disagio, non basta la repressione"

"Nel levante, come in altre zone ci sono situazioni di degrado che si risolvono con un maggior coordinamento tra le forze dell'ordine, ma serve anche individuare il disagio alla fonte"

Sergio Gambino, il nuovo assessore alla polizia locale, "A Quinto situazioni di disagio, non basta la repressione"

Ieri ha partecipato alla prima riunione di giunta del Bucci bis, un faccia a faccia con i colleghi in vista dell'avvio del prossimo mandato. Sergio Gambino, primo della lista di Fratelli d'Italia è stato nominato dal sindaco assessore a sicurezza, polizia locale e protezione civile, incarico quest'ultimo che aveva già ricoperto da consigliere delegato.

Conosce la realtà della polizia locale?

In questi cinque anni, da consigliere delegato alla protezione civile ho lavorato a contatto con tutto il corpo della polizia locale, conosco molto bene il comandante, il vice e molti funzionari. Abbiamo programmato nelle prossime settimane altri incontri per conoscerci meglio e capire come operare”.

Sono previste nuove assunzioni?

Ogni anno è previsto un turn over dovuto ai pensionamenti che in un corpo da quasi mille componenti sono fisiologici, quest'anno sono sicuramente previste nuove assunzioni a fronte di altrettanti agenti che andranno in pensione”.
 
Il comandante Giurato sarà confermato?

Di questa questione non me ne occupo io, ma direttamente il sindaco”.

Come giudica l'operato dell'ex assessore Giorgio Viale?

Il collega ha lavorato estremamente bene e con molto impegno in un contesto molto difficile, lavorerò sulla stessa direttrice cercando di migliorare la percezione dei cittadini sulla sicurezza”.

Su cosa sarà concentrata la sua politica relativa alla sicurezza?

Sicuramente lavorerò per un maggiore coordinamento delle forze dell'ordine con il prefetto per presidiare il territorio, ma non basta, bisogna andare alle origini dei problemi, individuare le situazioni di degrado sociale, andare alla fonte, e questo si può fare solo in sinergia con le politiche sociali”.

Nelle ultime settimane preoccupa la situazione a Quinto.

Il problema non è solo di Quinto, sono persone che si spostano, sono stati segnalati problemi anche in altre zone. Come dicevo prima, si tratta di situazioni di degrado e disagio a cui bisogna mettere mano trovando una soluzione, sicuramente con un maggior presidio e coordinamento delle forze dell'ordine, ma l'approccio non può essere soltanto repressivo, non risolverebbe il problema nel lungo periodo”.

Si è occupato per cinque anni di protezione civile e continuerà a farlo da assessore. Può tracciare un bilancio?

Sono stati cinque anni molto intensi, abbiamo affrontato l'emergenza dovuta al crollo del ponte Morandi, l'alluvione, la pandemia, le mareggiate e in ultimo l'emergenza Ucraina. Situazioni che mi hanno visto impegnato quasi a tempo pieno, l'esperienza mi ha fatto maturare e prendere piena coscienza della macchina amministrativa, che metterò a frutto in questo secondo mandato”.

L'ultima emergenza, come ha ricordato, è stata quella Ucraina. Com'è la situazione attuale?

L'ondata di migrazione è drasticamente diminuita, ci sono persone che vogliono tornare in patria, il contesto di guerra si è spostato nell'est del Paese, a ovest la situazione è decisamente più tranquilla. Questo ha permesso una decisa riduzione dei flussi. L'impegno del Comune rimane, ci sono genovesi che stanno ospitando i profughi, c'è un lavoro dei servizi sociali. In vista di settembre sarà importante per i ragazzi poter frequentare le nostre scuole, perché l'istruzione è il primo passo verso l'integrazione”.

Francesco Li Noce


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