Preoccupa la situazione ligure sul fronte dell’emergenza idrica. L’assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone ha annunciato oggi in consiglio regionale l’avvio della richiesta dello stato di emergenza per attivare aiuti in tempi rapidi da Roma. La discussione in aula è stata aperta dai due consiglieri di opposizione Sergio Pippo Rossetti (Pd) e Gianni Pastorino (Linea Condivisa).
“Da tempo la siccità colpisce il nostro Paese e anche la nostra regione - commenta Rossetti - Chiediamo di conoscere quale sia il piano e e misure con cui la Regione intende affrontare la crisi idrica. C’è un problema di raccolta delle acque, siamo indietro di trent’anni rispetto ad altri paesi. Sarebbe stato intelligente impegnare una parte di risorse del Pnrr a difesa del nostro territorio rispetto a questo problema. È evidente lo spreco dell’acqua: noi non usiamo l’acqua del mare e non usiamo l’acqua piovana”.
“La nostra interrogazione mirava ad un ragionamento più complesso che è quello dei mutamenti climatici in atto e che i governi nazionali non vogliono prendere in considerazione - sottolinea Pastorino - È sotto gli occhi di tutti il problema della siccità, l’aumento della temperatura media, la sparizione dell’anticiclone delle Azzorre, il caldo intenso in arrivo sempre più spesso dal Sahara, l’aumento della temperatura del mare con la relativa invasione di specie marine che vanno in contrasto con la fauna marina già presente nelle nostre acque. Sono convinto che anche sul fronte regionale si possa fare di più con una maggiore tutela del patrimonio naturale, con la capacità di intervenire sugli alvei dei fiumi e con la raccolta di acqua piovana”.
La situazione potrebbe protrarsi almeno fino alla metà di settembre, ecco perché diventa fondamentale l’intervento del governo centrale. Nelle prossime ore il governo Draghi potrebbe nominare un commissario straordinario proprio per affrontare l’emergenza. Si parla Fabrizio Curcio, già alla guida della Protezione Civile.
“Dallo scorso 4 luglio si è passati da un livello di severità idrica media ad alta. Credo si procederà su questo andamento almeno fino a metà settembre - dice Giampedrone - Abbiamo un piano d’azione che prevede la richiesta dello stato di emergenza con azioni emergenziali per un costo complessivo di circa 10 milioni di euro con lo scopo di scongiurare quanto più possibile il razionamento dell’acqua. All’interno dello schema di stato di emergenza crediamo ci saranno le risorse per tutto il settore delle attività agricole e zootecniche”.






