Attualità - 18 agosto 2022, 14:29

I sindacati manifestano preoccupazione sulle problematiche del dissesto idrogeologico e i cambiamenti climatici

Uil: "Lotta al dissesto idrogeologico e agli eventi improvvisi del clima: subito un piano di emergenza e prevenzione con Regione Liguria e Prefetture" Cgil: "serve prevenire, alimentare la società in maniera sostenibile"

I sindacati manifestano preoccupazione sulle problematiche del dissesto idrogeologico e i cambiamenti climatici

Il maltempo di oggi dopo la lunga siccità estiva è stato letteralmente una doccia fredda che fa pensare ai rischi dell'autunno. A tal proposito si esprime con preoccupazione Mario Ghini, segretario generale della Uil Liguria: "A seguito della tromba d'aria che ha devastato il Tigullio e lo spezzino in queste ore, la popolazione e le attività commerciali, turistiche e produttive sono alla presenza con la conta dei danni e con una stagione che - di fatto - si è conclusa nel peggiore dei modi. Lo scenario è cambiato, la questione clima ci impone una lotta al dissesto idrogeologico e agli eventi imprevisti più strutturata ed efficace. Le richieste di crisi per calamità naturale sono doverose ma non possono essere l'unico strumento per rimettere in piedi l'economia. In queste ore il mal tempo sta imperversano in tutta la regione: occorre un piano straordinario per attivare una  prevenzione che porti le amministrazioni ad essere pronte ad ogni evenienza, occorrono tavoli straordinari con Regione e Prefetture per affrontare una nuova stagione di piogge abbondanti, eventi imprevedibili e difesa del suolo. La Uil Liguria esprime solidarietà ai territori colpiti e si rende disponibile a raccogliere le esigenze della popolazione e dei lavoratori"

Gli fa eco Igor Magni, Segretario Generale Camera del Lavoro di Genova: "La situazione che si sta verificando nella nostra provincia e in altre zone della Liguria, che ha causato molti danni e mette in difficoltà imprese e  lavoratori di alcuni settori, deve vedere un intervento dello Stato. Ma quanto sta accadendo in tutta Italia, ci deve obbligatoriamente far riflettere sulla situazione climatica. Certamente serve prevenire, adoperarsi per tutelare il territorio e renderlo più difficilmente attaccabile dai fenomeni climatici che però ci parlano di una emergenza inascoltata. Si è rimandato in continuazione al futuro, ad altre generazioni che pagano e pagheranno questa condizione, solo in parte evoluzione naturale del pianeta. Possiamo produrre, abitare, viaggiare e alimentare la nostra civiltà diversamente, in modo sostenibile, senza continuare ad aggredire il pianeta. La terra saprà adattarsi e cambiare; noi credo di no e il tempo che resta è davvero poco."

Redazione

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