Continua a mietere vittime il caro bollette che da mesi sta impensierendo cittadini e imprenditori.
L’ultima denuncia, in ordine di tempo, riguarda una struttura sanitaria assistenziale che mostra una bolletta del luglio 2022 paragonata a quella dello stesso mese ma dell’anno precedente.
Il confronto è impietoso: nella bolletta del 2021 il costo è poco più di 1.400 euro mentre per il 2022 il totale da pagare schizza a 4.350 euro.
Quasi triplicato il costo dell’energia con conseguenti difficoltà a fronteggiare la spesa.
Ubaldo Borchi, dell’RSA Valpolcevera e responsabile Sanità Regione Liguria per Noi con l’Italia, spiega: “Dobbiamo tenere i condizionatori accesi per garantire ai nostri ospiti una temperatura di 26 gradi. Abbiamo sostituito tutte le lampade al neon con luci a Led, facendo attenzione proprio a migliorare dal punto di vista energetico”. E prosegue: “Il problema riguarda tutti, dalle famiglie agli esercenti. E non basta fare attenzione per risparmiare. Senza parlare dei costi delle derrate alimentari, che forse sono meno visibili a chi fa una spesa settimanale contenuta. Dovendo mantenere in struttura uno standard anche a livello di alimentazione abbiamo visto triplicare il costo delle fatture pur continuando ad acquistare le stesse quantità e gli stessi alimenti”.
Per far fronte al caro energia servono interventi mirati da parte del governo: “Si potrebbe iniziare - continua Borchi - dal togliere gli oneri di sistema, le spese di trasporto, che sono quelle voci a mio giudizio abbastanza incomprensibili che contribuiscono a rendoere le bollette sempre alte”.






