Il 24 agosto 1991 il Parlamento ucraino adottò l'Atto di dichiarazione d'indipendenza. Nella giornata di oggi, 31 anni dopo, sulla piazza antistante la chiesa di S. Stefano a Genova, un momento di festa e di condivisione si è svolto questa mattina: una grande bandiera gialla e azzurra è stata aperta proprio sulle scale di quello che è diventato il punto di riferimento della comunità ucraina a Genova.
Immancabile la presenza di padre Vitaliy Tarasenko, il cappellano della comunità ucraina in Liguria, che ha tenuto un toccante discorso: "Per noi essere indipendenti significa essere responsabili per tutto ciò che abbiamo, come la ricchezza del popolo e della terra. E Dio ci ha dato tanto così tanto che nei diversi periodi storici nessun invasore è riuscito a distruggere o portar via. Ora il nostro popolo è costretto a lottare per la propria indipendenza, chi in Ucraina e chi fuori patria".
Le celebrazioni proseguiranno questa sera a Savona, con la visione del film "Mariupol. La speranza non è persa" nella chiesa di Sacro Cuore.
Appuntamento genovese per domenica 28 agosto, alle ore 11, con la Divina Liturgia del ringraziamento per l'indipendenza e la festa sul piazzale di Santo Stefano, a cui seguirà un concerto con rinfresco finale.