Una delle notizie che di più hanno sconvolto il mondo della tecnologia e della comunicazione negli ultimi tempi è quella secondo cui l’app di Facebook sarebbe uscita fuori dalla classifica delle dieci applicazioni più scaricate. A riferirlo è stato un recente studio offerto dalle riviste americane Sensor Tower a TechCrunch, studio in cui - numeri alla mano - si fa cenno al lento ma inesorabile declino che l’app relativa al social media più famoso a mondo sta subendo ormai da anni. Tante le motivazioni dietro questa défaillance (momentanea?), tra cui la saturazione del mercato e l’incapacità di attirare nuovi utenti.
Ciò nonostante, Facebook resta l’app più usata ogni giorno da centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo. E questo ovviamente accade anche in Italia dove si stima che, a oggi, siano attivi oltre 1,5 telefonini e smartphone per abitante (una delle percentuali più alte d’Europa). Il successo o meno di un dispositivo mobile come un cellulare di ultima generazione dipende per larga parte anche dall’offerta di app disponibili per questo o quel device. Sappiamo bene che esistono milioni di applicazioni; esistono decine di categorie e per ogni categoria la scelta è pressoché infinita (sia gratis che a pagamento).
Come è facilmente intuibile, le app relative ai social network restano – nonostante tutto – quelle che vengono scaricate e utilizzate di più. Oltre ai programmi che richiamano in prima battuta a un’utilità puramente comunicativa, come nel caso delle più note app WhatsApp e Instagram, tra le applicazioni più usate dagli italiani vi sono anche i giochi e nel particolare le piattaforme online come PokerStars Casino che offrono agli utenti la possibilità di scegliere tra centinaia di slot e numerosi jackpot.
Le app più usate in Italia
Secondo la popolare rivista Altroconsumo, che ha stilato la classifica delle app per smartphone più usate dagli italiani, in testa troviamo i social di casa Meta Platforms (l’azienda nota fino all’ottobre del 2021 con il nome di Facebook), ovvero Facebook, WhatsApp, Instagram e Messenger, quattro nomi dell’hi-tech diventati ormai assai familiari presso tutte le fasce d’età.
A sorpresa dietro le app Meta, nella classifica dei programmi per smartphone più usati in Italia troviamo Amazon, ovvero l’app del colosso americano dell’e-commerce. Nel corso degli ultimi mesi dell’anno, proprio per restare al passo con i tempi, gli sviluppatori di questa applicazione stanno sperimentando nuove feature che permetteranno ai suoi utenti di registrare video in stile TikTok, il tutto finalizzato, ovviamente, a scopi di marketing e promozione di prodotti.
TikTok pronta a prendersi l’intero mercato dei social media
Se anche un colosso come Amazon (ma anche Google e lo stesso Mark Zuckerberg) stanno guardando sempre più con interesse alle funzionalità dell’app TikTok, questo vorrà pur dire qualcosa. L’applicazione della casa di software cinese ByteDance ha stravolto il settore dei social network. Si calcola che oggi siano più di due miliardi in tutto il mondo gli utenti attivi di TikTok che negli Stati Uniti, patria dei grandi colossi dell’hi-tech, è già diventata contemporaneamente l’app più scaricata e utilizzata dell’anno.
Un successo, quello di TikTok, dovuto alla semplicità e all’immediatezza delle sue funzioni e opzioni. Proprio a causa di questo repentino exploit, l’app negli ultimi anni è finita nel mirino delle critiche delle grandi multinazionali e di alcuni tra i più importanti organi governativi al mondo, arrivando a subire censure e sospensioni in più di venti nazioni. Tutto questo, però, non ha fatto altro che aumentare l’appeal del prodotto che, come già riferito, resta una delle app più scelte d sempre.
Chiudiamo la nostra classifica delle app più usate in Italia parlando di quelle “a pagamento”, ovvero delle applicazioni per le quali è richiesto un abbonamento (e quindi un canone mensile o un costo una tantum) per usufruire dei vari servizi offerti. La più scaricata e la più usata è quella di DAZN. Il motivo di questo primato è piuttosto semplice, visto che sulla nota piattaforma di streaming online on demand controllata dall’americana Access (la stessa multinazionale proprietaria dell’etichetta Warner Music) “girano” in esclusiva tutte le partite dei campionati di Serie A e Serie B.