Eventi - 21 settembre 2022, 18:43

Architettura del '900 a Genova, martedì l'incontro dedicato all'Ex Palazzo Ina Piccapietra

A tenere l'incontro, nella sala della Società di Letture e Conversazioni Scientifiche sarà l'architetto Stefano Passamonti

Architettura del '900 a Genova, martedì l'incontro dedicato all'Ex Palazzo Ina Piccapietra

Martedì 27 settembre alle ore 18:15, nella sala della Società di Letture e Conversazioni Scientifiche a Palazzo Ducale, prosegue il ciclo di incontri dedicati all’architettura del Novecento a Genova con una conferenza dell’arch. Stefano Passamonti dedicata all’Ex Palazzo INA Picccapietra.  

All’interno delle stringenti regole urbanistiche e di forma dettate dal Piano Particolareggiato di Esecuzione del distretto di Piccapietra, l’edificio progettato da Robaldo Morozzo della Rocca e voluto dall’Istituto Nazionale delle Assicurazioni spicca per la propria potenza figurativa e per il proprio ruolo di dispositivo urbano.

L’ambito della città in cui si trova l’edificio è l’esito di un lungo processo di trasformazione che inizia a partire dall’Ottocento (Piano Barabino, 1825) e continua sino agli anni sessanta del Novecento. L’attuale configurazione dell’area, infatti, fortemente appetibile dal punto di vista commerciale, è il frutto di una radicale trasformazione attuata solo nel dopoguerra. Il principio insediativo e lo schema planivolumetrico della sistemazione urbanistica definitiva è a cura del funzionario comunale Giulio Zappa, supportato da un comitato tecnico composto, fra gli altri, da Eugenio Fuselli e Frano Albini.

La vicenda dell’edificio ex INA per abitazioni, uffici e negozi, in particolare, inizia nel luglio 1955 quando l’istituto assicurativo, proprietario dei lotti I e IV, bandisce un concorso per la costruzione delle aree di sua proprietà. Robaldo Morozzo della Rocca partecipa alla gara con un progetto unitario ed organico per entrambe le aree. La giuria, tuttavia, gli affiderà solo la trasformazione del Lotto I, quello di Ponente rispetto a Via XII Ottobre, mentre, assegnerà allo studio Albini Helg la costruzione del prospiciente Lotto IV.

Il progetto di Robaldo Morozzo, che attraversa un travagliato iter approvativo, riscontra diversi aggiustamenti in corso d’opera che, tuttavia, non affievoliscono la potenza espressiva del progetto di concorso. La soluzione studiata da Morozzo, infatti, recepisce le prescrizioni morfologiche e dimensionali del Piano senza rinunciare alla ricerca di una espressività peculiare. Una ampia piastra basamentale, ancora e raccorda l’edificio al contesto edilizio circostante, attraverso portici e gallerie commerciali che lo rendono un dispositivo permeabile e ad uso pubblico. Un piano intermedio e arretrato, destinato agli uffici, fa da cuscinetto all’iconico e svettante volume sommitale contenente le residenze. In questo edificio efficienza distributiva e rigore funzionale coincidono con l’entusiasmo compositivo che accompagna Morozzo in una narrazione architettonica e urbana fatta di espressività razionale e astrazione materiale nella cura di ogni piccolo dettaglio. L’edificio Ina di Piccapietra è l’ennesima mirabile prova di un professionista che non rinuncia mai a sperimentare, lasciando segni indelebili nella propria città. È proprio a Genova, infatti, il laboratorio a cielo aperto dove spiccano le sue icone, quali, la Palazzina Ollandini di Albaro o l’ex sede degli Uffici Comunali a ridosso dei Giardini Doria che, insieme all’edificio Ina, costituiscono tutte prove di una ricerca stilistica variegata e fuori dagli schemi.

Stefano Passamonti (1988) è un architetto, iscritto all’Ordine degli Architetti di Milano, e ricercatore.

Conseguita la maturità artistica, studia architettura all’Università di Stoccarda in Germania e alla FAU USP di San Paolo del Brasile, conseguendo la laurea al Politecnico di Milano. Successivamente frequenta dei corsi di specializzazione alla FAUP di Porto in Portogallo e il Seminario Internazionale di Progettazione diretto da Luigi Snozzi in Svizzera. E’ stato assistente di progettazione alla Porto Academy e al Miaw per lo studio Adamo Faiden e guest critic per i corsi per i corsi del Politecnico di Milano, l’Università di Genova e la NABA. Attualmente sta finalizzando una ricerca di dottorato in Teoria del Progetto che ruota attorno la nozione di moderno e alla figura di Robaldo Morozzo della Rocca.

È stato curatore di mostre con Marco Biraghi e fotografo per la rivista Abitare. Dopo alcune esperienze lavorative in Brasile, Italia e Belgio, come professionista e membro fondatore dello Studio Fondaco partecipa regolarmente a concorsi, per i quali ha ottenuto alcuni premi e riconoscimenti, fra cui quello per la rigenerazione delle Periferie urbane e il restauro del Ponte Musmeci. Alcuni suoi saggi sono apparsi su Domus, Abitare, Gizmo, Industria delle Costruzioni, Largo Duomo, Indexnewspaper, Anfione & Zeto, HPA. È ideatore dell’immagine e del programma culturale della rassegna internazionale Scali Urbani. È stato relatore presso l’Accademia di San Luca di Roma. Ha svolto conferenze all’Ordine degli architetti e alla Triennale di Milano.

La conferenza, come sempre gratuita ed aperta a tutti, si terrà in presenza e su zoom. Il link per partecipare è disponibile sul sito www.societaletturescientifiche.it

 

Redazione

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