Cinque nuove rotte per un totale di 13 tratte coperte. E’ la scommessa di Ryanair che questa mattina nella sala Dorata della Camera di Commercio ha presentato il proprio operativo da e per Genova per l’inverno.
Cagliari, Dublino, Lamezia, Manchester e Vienna le nuove destinazioni introdotte dalla compagnia aerea per un totale di 60 voli a settimana in grado di invogliare i viaggiatori per l’offerta ma anche di trainare la crescita del turismo nella regione.
Una scommessa che la compagnia aerea sta portando avanti da tempo che sottolinea anche l’importanza che l’aeroporto di Genova sta acquisendo.
A proposito, il Direttore Generale del Genova City Airport Pietro Righi, spiega: “Ryanair ha dimostrato ancora una volta di saper sviluppare i mercati ed è quello che ci serve per il nostro percorso di crescita. Uno dei motivi delle scelte della compagnia è la presenza capillare sui mercati di interesse. La base di partenza è certamente il traffico nazionale ma le informazioni che abbiamo sull’andamento dei voli internazionali ci fanno ben sperare di poter sviluppare ulteriormente questo segmento a beneficio del turismo e delle crociere che, per noi, rimangono elemento distintivo rispetto agli altri aeroporti”.
Ancora, a proposito della situazione attuale, Righi continua: “Le condizioni, caro energia, inflazione, non sono favorevolissimi e gli investimenti vanno fatti gradualmente. E’ quello che stiamo facendo in particolare sulla stagione invernale che per noi sarà particolarmente ricca rispetto alla mediai quanto Ryanair ci permette di destagionalizzare il traffico, altro elemento per noi molto importante. L’intermodalità, il collegamento, l’accessibilità sono elementi chiave del nostro aeroporto e della nostra strategia. Siamo già molto vicini alla città ma le nuove infrastrutture con il completamento dei lavori sul viadotto di accesso, la fermata di Erzelli e il collegamento con la ferrovia daranno un ulteriore impulso allo sviluppo dello scalo”.
Maurizio Caviglia, Segretario Generale della Camera di Commercio di Genvoa, prosegue: “Riteniamo che l’aeroporto sia una delle infrastrutture indispensabili per lo sviluppo del territorio.
Abbiamo bisogno che aerei, treni, navi, auto, possano avere a Genova un punto intermodale.
Il turismo si declina in tanti aspetti: non solo crociere ma anche il turismo delle persone che vogliono venire a vedere la bellezza della nostra città e della nostra regione anche da un punto di vista culturale. Poi ci sono i congressi. Gli organizzatori, la prima cosa che guardano, è quanto dista l’aeroporto dal luogo in cui si svolge il congresso Per noi questo è un grandissimo punto di forza che va potenziato per far si che Genova sia sempre più attrattiva.
L’intervento di Ryanair è anticiclico e rappresenta un’opportunità per un credere nella nostra economia e del turismo anche da parte della filiera delle imprese”.
Mauro Bolla, Country Manager di Ryanair ribadisce quanto l’aeroporto genovese sia nevralgico per la compagnia aerea e quanto l’investimento sia fortemente legato alle potenzialità del territorio: “Genova è un aeroporto che ha molto sviluppo. Siamo qui oggi a lanciare quello che sarà il miglior inverno di Genova oltre a essere il migliore schedulato da sempre di Ryanair.
13 destinazioni di cui cinque nuove, due in partenza dopodomani da Cagliari e Dublino. Parliamo di un aeroporto che vede la crescita di Ryanair rispetto all’inverno del 2019 del 400%.
Ryanair tradizionalmente sviluppa i territorio. A oggi operano 30 aeroporti in Italia, 17 basi, in questo momento l’aeroporto di Genova rappresenta una delle nostre scommesse, che sta dando soddisfazione e dove Ryanair ha messo tanta capacità. Ora non resta che al passeggero che usufruirne.
Sarà un inverno delicato con tanta stabilità internazionale. Covid, conflitto, aumento del prezzo, sono dinamiche che conosciamo bene e anche per questo credo che l’investimento vada ancora valutato maggiormente”.
Poi un chiarimento su quella che, secondo alcuni, sembra essere la fine dell’epoca dei voli low cost: “Vediamo tutti che c’è l’amento del costo del carburante. E’ evidente che ad oggi con Ryanair che ha tariffe medie di 40 euro a passeggero, nei prossimi 4.5 anni vedrà un aumento delle tariffe fino ad arrivare a 50 euro. Un aumento di 10 euro in 5 anni, Parlare di fine del low cost così’è stato scritto credo sia molto fuorviante. I passeggeri non dovranno preoccuparsi, ci saranno tantissime tariffe a meno di 20 euro”.






