Eventi - 30 settembre 2022, 11:34

Il 13 ottobre alle 18 presso il centro civico Buranello la presentazione del libro "Contare le sedie" di Ester Armanino

Un libro complesso sull'esperienza di una donna nel mettere insieme i pezzi della propria vita e riconoscersi intera, presentato presso il centro Buranello di Sampierdarena

Il 13 ottobre alle 18 presso il centro civico Buranello la presentazione del libro "Contare le sedie" di Ester Armanino

Il 13 ottobre alle 18 'autrice Ester Armanino presenterà presso il centro civico Buranello di Sampierdarena il suo libro “Contare le sedie” (Einaudi), con l'introduzione di Massimo Morasso e in compagnia di Barbara Garassino interverrà anche Marta Pastanella Assessore alla Cultura del Municipio II Genova Centro Ovest. 

Un libro complesso e sfaccettato sull'esperienza femminile nel comprendersi e ribadire la propria identità, senza restare imprigionata dalla aspettative degli altri: "Sto per non essere carina. Sento che sta per succedere e che nessuno se lo aspetta da una sempre carina come me".

Che sia una ragazza che avvita la caffettiera con la stessa forza con cui soffoca i sentimenti, una bambina che salta sul letto forsennata per disfare le trecce troppo strette, una donna con le scarpe sporche di calce che dirige gli operai nel cantiere della sua casa. Attraverso la voce personalissima, ariosa, piena di accensioni, che sa raccontare i piccoli e grandi smottamenti, gli spigoli e i cambi di passo con la levità delle grandi scrittrici.

L'esercizio piú difficile è trovare la forza di dire semplicemente "questa sono io", mettere insieme i pezzi, e riconoscersi intera. Sembra una cosa ovvia, ma ogni ragazza sa che è una conquista. La vita di una donna possiamo guardarla come un fiume che corre, o fermarla in corsa per saggiare ogni volta la trasformazione. È quello che fa Ester Armanino in questo libro curioso nella struttura, profondamente caldo. Un tassello dopo l'altro, il quadro si compone e il ritratto che ne viene fuori è tenacemente vivo, tridimensionale, fatto di attese, fughe, perdite, incontri, capacità di costruire, solitudine, fondamenta. E cosí, come in quel gioco delle sedie che si faceva da bambini, sottraendo un pezzo alla volta, il dolore può diventare una sfida alla pari, l'amore di sé – di tutte le donne che abbiamo dentro – un po' screanzato e finalmente possibile.


Redazione

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