Il Boca Juniors è campione d'Argentina. Gli Xeneixes, soprannome inequivocabile della squadra di calcio de La Boca (quartiere che è stato la culla dell'emigrazione ligure oltreoceano), hanno trionfato nel massimo campionato nazionale al termine di un'ultima giornata di campionato al cardiopalma.
Nel turno finale della Primera Division, è arrivato un pareggio contro l'Independiente tra le mura amiche della mitica "Bombonera". Contemporaneamente il Racing, compagine di Avellaneda che contendeva il titolo agli "Azul y Oro", ha perso contro il River Plate (ovvero gli acerrimi rivali del Boca, che per una notte hanno indirettamente aiutato gli avversari di sempre). Decisivo il portiere del River Armani che ha parato un rigore nel finale di gara spezzando così i sogni di gloria del Racing, poi crollato definitivamente (1-2).
Era il 3 aprile del 1905 quando Esteban Baglietto e Santiago Sana (figli di immigrati genovesi), il campano Alfredo Scarpati e i fratelli Juan e Teodoro Farenga (padre originario di Muro Lucano e madre genovese) si riunirono per fondare quello che la storia incoronerà come un vero e proprio mito del 'Fútbol'. Su una panchina di Plaza Solís nacque così il Boca (omaggio al quartiere) Juniors (perché già all'epoca l'inglese era considerato trendy).
Con oltre 70 titoli in bacheca tra competizioni nazionali ed internazionali e l'orgoglio di essere l'unico club argentino mai retrocesso (a differenza dei rivali del River Plate), la storia del Boca Juniors prosegue tramandata di generazione in generazione. Ieri sera l'ennesima pagina di una meravigliosa avventura iniziata 117 anni fa grazie ad un gruppo di amici genovesi emigrati oltreoceano.