Municipio Centro Est - 07 novembre 2022, 15:05

Massimo Giletti e l'imbarazzante approfondimento sul centro storico

L'errore, chissà se voluto o meno sta nell'aver colto l'occasione di una tragedia non collegata alla vita notturna per strumentalizzare i problemi, ponendo l'accento sugli aspetti negativi

Chissà che idea si saranno fatti del centro storico genovese i telespettatori che ieri hanno assistito all'imbarazzante 'approfondimento' di Non è l'Arena, la popolare trasmissione di La7 condotta da Massimo Giletti sull'omicidio di Javier Romero Miranda avvenuto nei giorni scorsi a vico Mele. Le polemiche non sono mancate, in primis dai cittadini che sono stati chiamati dall'inviato a raccontare cosa si prova a vivere nei vicoli. La volontà neanche troppo celata era quella di raccontare il centro storico di Genova come un luogo in cui bisogna avere paura a camminare la notte senza il rischio di essere aggrediti o rapinati.

I problemi ci sono, è inutile nasconderlo. Nel dedalo di alcune vie del centro storico si vedono a tutte le ore cessioni di stupefacenti, prostituzione, un disagio generale che l'amministrazione pensa di poter contrastare a suon di ordinanze e pattuglioni con agenti della polizia locale che presidiano il territorio con tanto di giubbotti antiproiettile.

L'errore, chissà se voluto o meno sta però nell'aver colto l'occasione di una tragedia non collegata alla vita notturna per strumentalizzare i problemi, ponendo l'accento sugli aspetti negativi dell'abitare o anche solo fare una serata tra i caruggi.

Non bisogna ricordarlo ai genovesi che il centro storico è soprattutto altro. Proprio ieri la nostra Isabella Rizzitano ha raccontato l'affascinante storia di vico Mele, dove si trovano alcuni dei palazzi più belli e caratteristici del periodo medioevale. Esempi nei vicoli se ne trovano a decine, da palazzo Rosso a palazzo Spinola, così come è facile trovare associazioni e realtà imprenditoriali che con coraggio hanno deciso di presidiare il centro storico, tra queste, per rimanere in zona citiamo la libreria indipendente Book Morning, il vicino pub Jalapeno o il laboratorio Madlab.

A Giletti, che ha detto di essere stato tre volte nei caruggi di Genova e di non voler tornare mai più, consigliamo invece di tornare, senza pregiudizi e di immergersi totalmente nelle atmosfere che si respirano ogni giorno, e magari di raccontare realmente il disagio per dare un contributo alla risoluzione dei problemi, evitando di strumentalizzare un fatto atroce che niente ha a che fare con il nostro centro storico.