Politica - 09 novembre 2022, 12:31

Garante dei detenuti, Pastorino: "Liguria fanalino di coda dei diritti"

"Ancora tutto fermo sul Garante delle persone private della libertà personale. Oggi parlare di carcere diventa ancora più urgente"

Garante dei detenuti, Pastorino: "Liguria fanalino di coda dei diritti"

Ieri in Consiglio Regionale si è riaperta la discussione sulla nomina dei garanti liguri. Il Consigliere Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa, da anni è in prima linea per l’istituzione del Garante delle persone private della libertà personale, un’importantissima figura di comprensione e mediazione dei problemi carcerari e di sostegno della popolazione detenuta ma anche di chi lavora in carcere.

Tra le nomine da sbloccare ci sono anche il Difensore civico, il Garante dell’infanzia e il Garante delle vittime di reato.

«Da sempre ho caratterizzato la mia battaglia politica con un’attenzione particolare al carcere e, soprattutto, ai detenuti e ai lavoratori e alle lavoratrici in questo ambito - spiega Gianni Pastorino - Nella scorsa Legislatura sono riuscito, in extremis, a far approvare una legge che istituisca il Garante regionale dei diritti dei detenuti anche in Liguria ma, ad oggi, non si è ancora riusciti a nominare una persona che possa ricoprire questo delicato ruolo. Tutto questo per motivi interni al Consiglio Regionale.

Nel mio ultimo sopralluogo, lo scorso settembre, nella Casa Circondariale di Genova Pontedecimo insieme all’avvocato civilista specializzato in diritti umani e immigrazione Alessandra Ballerini, e all’Onorevole Luca Pastorino abbiamo potuto constatare insieme alla direzione e al personale i problemi strutturali presenti anche nelle carceri liguri e i problemi legati alla sanità penitenziaria». 

Non si possono spegnere i riflettori su questo tema. La Liguria resta l’ultima regione italiana senza un Garante. Bisogna nominare con urgenza questa figura prevista dalla legge.

«Trovo assurde le dichiarazioni del consigliere regionale di maggioranza Stefano Mai che punta ad abbassare il quorum, escludendo di fatto l’opposizione da queste importanti nomine che sono autorità indipendenti e dunque devono essere elette attraverso un lavoro di mediazione tra maggioranza ed opposizione - continua Pastorino - Oggi parlare di carcere diventa ancora più urgente.

Ci auguriamo che a questo punto si proceda velocemente alla scelta della persona migliore per ricoprire questo importante ruolo di garanzia e tutela dei diritti».

Redazione


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