Ineleggibilità di Bucci, il suo avvocato (e vicesindaco) Piciocchi: "Lo difendo per solidarietà nei suoi confronti"

Pietro Piciocchi non ci sta a passare da protagonista per aver voluto difendere il sindaco Marco Bucci nel ricorso sulla sua presunta ineleggibilità. Il vicesindaco, che con il suo studio legale assiste Bucci, si è sfogato su Facebook contro quello che alcuni hanno definito 'protagonismo' da parte sua. 

"Siccome questa mattina - scrive - leggo sui quotidiani che qualcuno, in modo francamente piuttosto sgradevole, ha polemizzato sul ruolo di difensore del Sindaco che ho ritenuto di assumere nel ricorso sulla sua presunta ineleggibilità, contestandomi una sorta di protagonismo (anche in ragione del fatto che in questi anni mi sono state affidate numerose deleghe) ovvero, quantomeno, una 'un'opportunità', desidero chiarire alcuni aspetti. 

In piena trasparenza e con senso di responsabilità, dopo attenta riflessione, ho deciso di prestare la mia opera professionale a favore del Sindaco Marco Bucci, anzitutto come piena e fattiva manifestazione di solidarietà nei suoi confronti, essendo stato egli sottoposto ad un'iniziativa giudiziaria che, a quanto mi consta, non ha precedenti e che rischia di compromettere la stabilità del governo cittadino in un momento caratterizzato da molte incertezze, oltreché che dalla necessità di attuare tempestivamente il piano nazionale di ripresa e resilienza, pena la perdita di finanziamenti essenziali per il futuro di Genova.

Non credo che corrisponda al bene della nostra Città, indipendentemente dalle opzioni politiche di ciascuno di noi e dal giudizio che si possa avere nei riguardi della Giunta, immaginare di provocare la fine anticipata dell'Amministrazione mediante l'aula giudiziaria e ciò a distanza di pochi mesi dal suo convinto rinnovo da parte dei cittadini genovesi.

Avrei potuto comodamente stare a guardare, oppure, come si dice, lavorare dietro le quinte, sapendo che ci sarebbe stato chi strumentalmente avrebbe comunque contestato il mio ruolo, ma sarebbe stata una condotta che non corrisponde al mio modo di essere e di intendere i rapporti umani e i doveri civici.

Non mi pento, quindi, di 'averci messo la faccia', come peraltro, ho imparato a fare in questi anni da parte del nostro Sindaco, anche quando ciò possa esporci a delle critiche per evitare le quali potrebbe risultare più conveniente nascondersi. Ricordo, inoltre, che il Sindaco, così come ogni privato cittadino, ha diritto di affidare la propria personale difesa a chi meglio ritenga, senza interferenze o giudizi di 'opportunità' da parte di terzi. 

Devo infine smentire categoricamente un'affermazione, che ho letto sempre questa mattina, secondo cui il sottoscritto sarebbe stato incaricato di difendere davanti al Tribunale Amministrativo Regionale il Comune di Genova nel recente ricorso sulla diga: ciò non corrisponde affatto a verità perché il Comune si difenderà con la propria civica Avvocatura".