Oggi si svolge al Mise un importante tavolo di confronto per il futuro di Acciaierie d’Italia. L’incontro arriva dopo le proteste sulla decisione dell'azienda ex Ilva di sospendere i contratti di fornitura con 145 imprese dell'indotto che danno lavoro a duemila persone.
In queste ore l’Assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Andrea Benveduti ha definito inaccettabile questa sospensione di queste attività:
"Benveduti prende posizione sull’annuncio di Acciaierie d’Italia di sospendere l’attività di 145 aziende appaltatrici - dichiara Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale - Afferma che dal nuovo Governo ci sarà una rottura col passato. Un cambio di passo che però non abbiamo colto nella riunione di ieri con il Ministro alle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso.
Senza dubbio la cosa che ci interessa di più resta il futuro di migliaia di lavoratori che, fino ad oggi, sono rimasti intrappolati in un limbo. Allo stesso tempo ci piacerebbe capire qual è la strategia italiana sulla produzione di acciaio e, in primis, vorremmo sapere che cosa si intende fare del sito di Acciaierie d’Italia di Genova su cui rileviamo non esserci una destinazione di investimenti per utilizzare al meglio le competenze dello stabilimento di Cornigliano.
Lo sosteniamo da tempo: le questioni industriali e produttive dovrebbero essere in primo piano rispetto a quelle finanziarie. Questo però comporterebbe lo studio e la messa in pratica di una strategia produttiva industriale per il Paese e per la Liguria. Una strategia che sinceramente non vediamo".






