Politica - 21 dicembre 2022, 13:21

Bilancio, la discussione inizia a colpi di emendamenti, oltre 4mila presentati dall'opposizione, Piciocchi: "Ostruzionismo surreale" (Video)

Bocciata parte degli emendamenti, il capogruppo Pd D'Angelo: “Se il segretario generale è un membro della giunta, in quest'aula c'è un problema”. Lodi: "Non è ostruzionismo, ma voglia di discutere veramente"

Bilancio, la discussione inizia a colpi di emendamenti, oltre 4mila presentati dall'opposizione, Piciocchi: "Ostruzionismo surreale" (Video)

Non ha tradito le attese l'avvio della discussione del bilancio del Comune di Genova che, il cui iter, già preannunciato dalle commissioni della scorsa settimana, sarà infuocato dalla battaglia a colpi di ordini del giorno ed emendamenti presentati da maggioranza e opposizione, che superano quota quattromila. Questa mattina, a rilento è iniziata l'esposizione dei primi emendamenti, ma la discussione è stata più volte interrotta dalle polemiche dei consiglieri della minoranza che hanno contestato la decisione della segretaria generale Concetta Orlando di giudicare inammissibile parte dei documenti presentati. “Se il segretario generale è un membro della giunta, in quest'aula c'è un problema”, ha tuonato il capogruppo Pd Simone D'Angelo.

Un atteggiamento, quello dell'opposizione, bollato come ostruzionismo dall'assessore al bilancio Pietro Piciocchi che ricorda l'obbligo di legge di approvare il bilancio entro il 31 dicembre. “E' una vicenda surreale, - ha dichiarato Piciocchi a La Voce di Genova - l'opposizione deve fare l'opposizione ed è giusto che manifesti le sue critiche. L'ostruzionismo, la strumentalità della condotta, il presentare documenti in quantità abnorme che hanno problemi di ammissibilità evidenti, è solamente un modo per rallentare i lavori dell'aula in un momento in cui la città attende delle risposte. Io lo trovo grave e francamente del tutto irresponsabile”.

La legge – continua - prevede che il bilancio deve essere approvato entro la fine dell'anno, forse questo l'opposizione non l'ha capito, è buona norma farlo presto perché il bilancio è lo strumento di programmazione dell'ente, quindi non possiamo tergiversare, se l'opposizione ha ragioni di lamentela li manifesti pubblicamente, faccia le conferenze stampa, faccia quello che vuole ma non può pensare di rallentare i lavori dell'aula, questo nel rispetto delle persone, in primis tutti i dipendenti dell'ente che siedono qui nei giorni che precedono immediatamente il Natale”.

Non è dello stesso avviso la consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi: “Il bilancio è una scelta politica, - spiega a La Voce di Genova - la gestione dell'approvazione del bilancio è una gestione politica, io credo che qui manchi la politica nel senso che il presidente del consiglio comunale dopo un segnale così importante avrebbe dovuto davvero capire quali erano le motivazioni della minoranza, perché quando si parla della minoranza in termini propositivi, di fatto ci sono molti ordini del giorno che sono proposte fatte da tutta la minoranza in linea con la discussione delle commissioni. Però se si trascinano i problemi, non si affrontano politicamente e non si è in grado di gestire l'aula, credo che si sia in aule completamente allo sbaraglio. Questo dispiace perché oggi parliamo del futuro della città, auspichiamo che questa maggioranza prenda decisioni politiche e coinvolga la minoranza proprio per il bene della città”.

Credo – continua - che quando ci si avvicina a un bilancio si faccia un percorso politico, già nell'organizzazione delle commissioni ci si approccia verso l'aula e quindi quando si sospendono o si contingentano commissioni diventa poi difficile. Tra l'altro non c'è alcuna fretta perché in realtà non c'è nessuna scadenza normativa, si poteva tranquillamente fare questa settimana e la prossima, noi ci siamo detti disponibili. Se c'era un problema di organizzazione del lavoro dei dipendenti che va tenuto in considerazione si poteva tranquillamente andare a dopo il 6 gennaio, non per non lavorare, ma per lavorare meglio. Questa idea che la fretta faccia fare tutto bene, è evidente già da cinque anni che non è così, ma che soffoca la politica che deve avere i giusti spazi, non per i singoli consiglieri, ma per chi rappresentiamo”. 

Entrando nel bilancio di quello che sarà il bilancio approvato dall'ente, spiega Piciocchi: 

E' un bilancio di grandi investimenti per la città, oltre un miliardo e mezzo di opere pubbliche, garantisce il mantenimento di tutti i servizi che l'ente eroga senza nessun incremento di costo e soprattutto è un bilancio che si deve caricare senza gravare sui cittadini di alcune situazioni difficili, come l'aumento dei costi energetici, quasi 20 milioni di euro in più, l'esplosione dei costi della ristorazione scolastica, quasi sei milioni in più, un aumento dei quadri economici di tutti i lavori pubblici. Riusciamo a farlo e lo facciamo tempestivamente entro il 31 dicembre, siamo una delle poche grandi città che sono riuscite a quadrarlo e per questo devo dire un grande grazie a tutti i nostri uffici che hanno lavorato insieme a me con grande abnegazione e generosità”.

Sul fronte dei lavori pubblici, “Abbiamo un impegno enorme che deriva dal Pnrr con tantissimi progetti di rigenerazione urbana che oggi ospita il nostro piano e che l'area tecnica sta in questo momento implementando. Abbiamo progetti enormi che riguardano la mobilità, abbiamo un incremento di risorse importanti anche per quanto riguarda l'attività manutentiva”.

All'interno di questo bilancio – replica Lodi - ci sono molte cose che non vanno e la discussione del bilancio e le commissioni dovrebbero essere un'occasione per mettere in evidenza queste cose. Tra l'altro c'è stata un'accelerazione per l'approvazione di questo bilancio non determinata dalle norme perché tutti possono tranquillamente approvare il bilancio entro marzo e la discussione poteva essere fatta meglio. Non va cos'è accaduto prima, cioè la mancanza di commissioni, le commissioni molto contingentate, ricordo la discussione su Amiu alle 19 di sera, sembra quasi lo abbiano fatto apposta, anzi politicamente ne siamo certi. Non va questo tipo di approccio”.

Credo – conclude la consigliera - che ci siano questioni legate al tema delle partecipate, al tema della città, della tassazione, dei servizi sociali, delle politiche verso gli anziani. Questa amministrazione investe pochissimo: 3,5 milioni su sessanta per gli anziani. Ci sono molte questioni, ci sta che non trovino un accordo nell'ottica di maggioranza e minoranza, ma credo che vada colto il segnale che non è ostruzionismo ma un segnale per far sì che quest'aula diventi un'aula in cui si discute veramente”.

Francesco Li Noce


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