Cronaca - 05 gennaio 2023, 09:18

Omicidio-suicidio a Pontedecimo, il ricordo dell'amica di Giulia: "Ora sei con la tua bimba"

A poche ore dalla tragedia sono numerosi i messaggi di cordoglio sul profilo Facebook di Giulia e gli altrettanti messaggi di incredulità su quello di Incorvaia, che dopo averla uccisa si è tolto la vita

Omicidio-suicidio a Pontedecimo, il ricordo dell'amica di Giulia: "Ora sei con la tua bimba"

"Non ci voglio credere, non riesco a realizzarlo, non riesco a farmene pace.. voglio ricordarti nei nostri momenti più belli, dove ridevamo, scherzavamo e ci facevamo sempre un aperitivo, i nostri pomeriggi più lunghi pieni di amore tra noi amiche, nei momenti bui c’eravamo e nei momenti belli urlavamo dalla felicità facendo sempre le nostre figuracce..". Così Alyson Bruschi, amica di Giulia Donato, la ragazza uccisa da un colpo di pistola sparato dal compagno, Andrea Incorvaia in un appartamento di via Anfossi a Pontedecimo.

A poche ore dalla tragedia sono numerosi i messaggi di cordoglio sul profilo Facebook di Giulia e gli altrettanti messaggi di incredulità su quello di Incorvaia, che dopo aver ucciso la compagna si è tolto la vita sparandosi un colpo di pistola in bocca.

"Non riesco veramente a farmene pace, - continua Alyson - spero che sia un brutto sogno .. ma non ci sarai a dirmi no non è così...".

Giulia circa un anno fa aveva perso la propria figlia, Azzurra, avuta da un ex fidanzato. La bambina era morta appena un mese dopo il parto, la giovane mostrava spesso un tatuaggio sul braccio con il nome della bimba.

"Voglio pensare che ora sei con la tua bellissima bimba - scrive Alyson - e che tu sia con lei il nostro angelo qua giù... Ti voglio un mondo di bene, e te ne vorrò sempre Giulia Donato sei nei nostri cuori sempre e per sempre".

Un vicino di casa, che abita nel palazzo in cui viveva Giulia e dove la giovane ha trovato la morte, ha raccontato quello che è successo a poche ore dalla tragedia.

"Non mi sembrava una persona tanto socievole ma non ha mai dato problemi. Lui non so dire se vivesse qui, mi sembra di no ma qualche mattino l’ho visto. È davvero dura da digerire. 

La ragazza l’ho vista qualche volta, non la incrociavo spesso, io lavoro dalle 5 alle 7 e rincaso alle otto e mezza, la mia compagna forse la conosceva di più".

Ancora: "Dell’omicidio mi ha spiegato la mia compagna che ha sentito un familiare di lei che ha iniziato a gridare, è uscita fuori e mi ha chiamata in lacrime, io ho chiuso il negozio in fretta e furia e sono corso subito qui a casa, non mi sentivo di lasciarla. Saranno state le 17.30 quando ho ricevuto la telefonata. Davvero una tragedia".

Francesco Li Noce

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