Cultura - 18 gennaio 2023, 15:01

Presentata la nuova app del Museo di Storia Naturale, per una visita interattiva

Il museo, tra i preferiti dei bambini, è tornato ai numeri pre Covid con circa 68mila presenze nel 2022

Presentata la nuova app del Museo di Storia Naturale, per una visita interattiva

Presentata oggi la nuova applicazione del Museo di Storia Naturale G. D'Oria. Si tratta di un tassello importante nel percorso per collegare la memoria dei musei cittadini al futuro, digitalizzando archivi e facilitandone la fruizione ai visitatori più giovani.

Il museo ha una lunga storia, nella sede attuale dal 1912 e tra quelli genovesi forse quello a cui i bambini sono più affezionati. Nel 2022 è arrivato a circa 68mila visitatori, tornando quindi alle medie pre Covid che si aggiravano attorno ai 70mila. Con i suoi 6mila esemplari esposti “naturalizzati” cioè esposti in pose naturali e a volte pure in piccole ricostruzioni del loro ambiente e 5 milioni di esemplari nei magazzini conservati in appositi cassetti, può sfoggiare una delle più interessanti collezioni italiane. Di questi pezzi un numero tra i 15mila e i 20mila sono dei “tipi” ovvero esemplari certificati su cui gli studiosi valutano l'appartenenza di nuovi esemplari a una determinata specie già nota, o la scoperta di una nuova specie. Si tratta della maggiore collezione assieme a quella milanese.

L'applicazione permette di visitare virtualmente il museo attraverso ricostruzioni in 3d e panoramiche delle sale più importanti, comprende un videogioco interattivo per incoraggiare i più giovani a scoprire il museo e ha alcune modalità in realtà aumentata che permettono, inquadrando alcuni pezzi della collezione di vederli in movimento o, nel caso di scheletri, ricostruiti nelle loro forme originarie: i lupi, il pregiato scheletro preistorico di elephas antiquus e la balenottera che hanno meravigliato generazioni di visitatori. 

"Con il lancio di questa APP prosegue la digitalizzazione dei musei, nell’ottica di rendere i contenuti sempre più accessibili a un pubblico di tutte le età e di creare momenti di apprendimento suggestivi attraverso l’utilizzo della tecnologia. Un percorso che va a rinnovare e attualizzare l’offerta del servizio museale" spiega l’assessore all’Informatica Marta Brusoni.

Il museo ha ottenuto investimenti da parte del Ministero della Cultura, della Fondazione San Paolo e del Comune di Genova, per circa 2 milioni di euro, usati per lavori di accessibilità, rinnovo, messa in sicurezza oltreché per l'applicazione e per lavori di manutenzione e restauro del patrimonio museale. 

I progetti di digitalizzazione delle collezioni proseguiranno e si prevede in futuro di sviluppare applicazioni analoghe anche per altri musei, anche se l'agenda è ancora da definire.

Federico De Salvo

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