Attualità - 21 gennaio 2023, 08:31

Autieri di Italia, consegnato attestato di benemerenza ai familiari di Cesare Gualeni

L’autiere genovese morto in Russia nella Seconda guerra mondiale

Autieri di Italia, consegnato attestato di benemerenza ai familiari di Cesare Gualeni

È stato consegnato oggi, alla presenza dell’assessore alla Sicurezza, Protezione Civile e Polizia Locale Sergio Gambino, l’attestato di benemerenza in ricordo di Cesare Gualeni, autiere genovese morto ad appena vent’anni sul fronte russo durante la Seconda Guerra Mondiale. 

Gualeni, nato a Genova il 23 settembre del 1922, fu catturato dai russi tra il 17 e il 18 gennaio del 1943 mentre era intento a portare rifornimenti agli Alpini della Divisione tridentina impegnati nel ripiegamento dalla sacca del fiume Don. Gualeni fu catturato mentre era alla guida del suo autocarro e fu trasferito su un carro merci dopo le marce forzate in Mordovia e conferito nel campo di concentramento di Tiomnikov, dove morì, ad appena vent’anni, il 22 Maggio 1943. 

Gualeni fu sepolto nella fossa comune n.° 58 del Campo di Tiomnikov. 

Dopo essere entrato in posso della documentazione ed averne appurato la veridicità - racconta il cav. Marcello Delfino, presidente Anai, lAssociazione nazionale autieri italiani, di Genova - ho inviato tutta la documentazione alla presidenza nazionale. Sia l’ex presidente, il tenente generale Vincenzo De Luca che il nuovo presidente tenente generale Gerardo Restaino hanno sentito doveroso attribuire un riconoscimento per i familiari di questo valoroso giovane, raccomandando di consegnar ai familiari dell'autiere Gualeni Cesare, e si raccomandavano di consegnare l'Attestato di Benemerenza con Medaglia. Voglio ringraziare il Comune di Genova, soprattutto il consigliere Paolo Aimè, per l’impegno e la disponibilità che hanno reso possibile questa cerimonia”. 

Anche se sono passati ottant’anni dalla morte dell’autiere Gualeni - dice l’assessore Gambino - ritengo che sia molto importante essere qui oggi a ricordarlo. Un ragazzo di appena vent’anni che, per senso del dovere, ha dato la vita per poter assicurare copertura e rifornimento ai suoi connazionali. Ricordare storie come quella di Gualeni dovrebbe farci riflettere su quanto accade oggi intorno a noi, vicino a noi. Porto i saluti miei e del sindaco ai familiari di Gualeni, sperando che gli orrori che l’hanno strappato ai suoi cari non si ripetano più”. 

Alla cerimonia hanno preso parte i familiari di Gualeni, i nipoti Daniela Gualeni e Andrea Mastelloni, il brigadier generale Roberto Boschi (Anai), il comandante del C.M.R “Liguria” Col. Edmondo Dottoli, il presidente di Asso.Arma della Città metropolitana di Genova Cav. Uff.Lorenzo Campani  

Redazione

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