Municipio Ponente - 25 gennaio 2023, 17:30

Ca’ Nuova, si riapre (con parecchia gravità) il problema dei rifiuti ingombranti

Situazioni difficili in via Martiri del Turchino e in via della Benedicta: abbandonati detriti delle lavorazioni edilizie, oggetti ingombranti e anche pericolosi. Ai primi di febbraio i cittadini incontreranno il sindaco Bucci

Ca’ Nuova, si riapre (con parecchia gravità) il problema dei rifiuti ingombranti

Al Cep torna a farsi vivo, e anche in maniera piuttosto importante, il problema delle discariche abusive di rifiuti. Cumuli di materiali ingombranti, ma anche scarti dalle lavorazioni edilizie e dalle demolizioni, in tutto abbandonato ai bordi delle strade o in mezzo alla vegetazione, senza che nessuno riesca a vedere nulla, senza che nessuno venga mai colto in flagrante.

L’abbandono di rifiuti è una delle piaghe di questo quartiere sulle colline tra Voltri, Palmaro e Pra’, conosciuto come Cep, ma ufficialmente denominato Ca’ Nuova. Cambia il nome, ma quello che non cambia mai, purtroppo, sono le cattive abitudini.

Le situazioni più gravi si registrano attualmente davanti alla scuola ‘Aldo Moro’ in via Martiri del Turchino e in via della Benedicta davanti al civico 44, dentro locali di proprietà del Comune di Genova. “Tutto è così da almeno due anni”, denunciano i residenti. “Siamo ormai una collina di fatta di immondizia domestica, di detriti di natura edile, elettrodomestici, rottami di personal computer, mescolata con qualche ramo tagliato, a mo’ di guarnizione”, aggiungono.

Alfonso Leandri e Dario Di Giorgi, due tra le persone più attive nel quartiere, affermano: “Abbiamo provato a denunciare il fatto per diverso tempo, purtroppo nessuno vuole prestarci ascolto. La situazione sta visibilmente peggiorando. Si susseguono episodi di grave inciviltà, sia da parte dei privati che abbandonano i loro avanzi domestici che da parte delle ditte edili, che approfittano della situazione per eliminare i materiali in esubero. Dal Municipio VII Ponente la risposta è sempre la stessa: segnalate”.

I cittadini rincarano: “Siamo pronti a presentare un esposto ai carabinieri ambientali. La questione è spinosa, dalle istituzioni un giro di parole e promesse, ad oggi i fatti solo da parte dei volontari”. Ai primi di febbraio è previsto un incontro tra gli abitanti del Cep e il sindaco di Genova, Marco Bucci. I cittadini chiedono maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine e anche una maggiore presenza di telecamere.

Già nel 2018, cinque anni fa, Yuri Pertichini, attivista tra i più popolari nella zona, presidente del Circolo Arciragazzi Prometeo e ideatore di moltissime iniziative per tenere viva questa parte di città, aveva recapitato un esposto a Questura, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Municipale e - via pec - a Comune di Genova, Asl e Amiu, “contro la situazione dei rifiuti abusivi al Cep”. 

Secondo Pertichini, “l'esposto formale presentato ha lo scopo di sollecitare l’attivazione delle forze dell’ordine contro coloro che smaltiscono abusivamente i rifiuti ingombranti al Cep, con una frequenza ormai quotidiana negli ultimi giorni e, nel contempo, per chiedere alle stesse forze dell’ordine di verificare eventuali inadempienze da parte degli altri soggetti pubblici e/o derivati deputati al controllo, allo smaltimento, alla sicurezza e all’igiene”.

Pertichini osservava che “la situazione al Cep, come attestato dalle immagini che ho allegato all’esposto, è ormai insostenibile e deriva da un grave clima di illegalità, che non attiene gli abitanti, che anzi ne sono vessati e impauriti. Le condizioni generali sono allo stremo, com’è facile verificare”.

Nell’esposto di Pertichini si leggeva che “i rifiuti sono con ogni evidenza scarichi ‘organizzati’ di smaltimento e non di privati cittadini. Spesso trattasi degli stessi ‘pezzi’ lasciati in parte in un punto raccolta e parte in punti poco lontani, facilmente riconoscibili; vi sono armadi interi, materassi legati fra loro che con ogni evidenza sono svuotamenti di magazzini e ogni sorta di rifiuto solido di grandi dimensioni che viene scaricato da furgoni che velocemente si accostano, si liberano del materiale e ripartono. Dalle immagini allegate si evince anche come in uno stesso punto, in pochi giorni, i materiali di scarico stiano aumentando, con grande velocità. Tale pratica, che è occorsa spesso in anni passati a danno del quartiere, negli ultimi tempi è divenuta così frequente e pervasiva da impedire il normale smaltimento dei rifiuti da parte dei cittadini nonché il lavoro di raccolta di Amiu la quale, peraltro, talvolta danneggia i cassonetti (senza che siano sostituiti) e/o con difficoltà può svolgere il suo servizio”. Da quei tempi pare che nulla sia cambiato. Anzi, non è vero: un cambiamento c’è stato, ma in peggio.

Alberto Bruzzone

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