Attualità - 18 maggio 2023, 07:30

La mappa delle aree inquinate in Liguria: del 2015 si aggiungono 70 siti contaminati

Particolare attenzione al sito di interesse nazionale “Cogoleto Stoppani” e all’area delle Acciaierie di Cornigliano

La mappa delle aree inquinate in Liguria: del 2015 si aggiungono 70 siti contaminati

Quello dello stato di qualità del suolo rappresenta un elemento cardine della crisi climatica che stiamo attraversando e la Liguria è tra le regioni che negli scorsi decenni ha visto un crescente e esponenziale consumo di suolo. 

Del resto la “rapallizzazione” prende il nome da una nota città della riviera di levante. Ma oltre al tema del consumo è altrettanto importante quello della qualità del suolo su cui viviamo. 

Gli studi evidenziano sempre di più quanto un suolo inquinato o soffocato dal cemento significhi un maggior rischio di perdita di biodiversità e di ecosistemi naturali, un maggior rischio di inondazione ed erosione delle zone costiere a causa di una maggiore incidenza di eventi meteorologici estremi e dell’innalzamento del livello del mare.

FACCIAMO IL PUNTO IN LIGURIA 

Recentemente Arpal e Regione Liguria hanno pubblicato la relazione sullo stato dell’ambiente nella nostra regione con i dati aggiornati al 2022. Nell’ultimo aggiornamento fornito si registra un aumento del numero di siti contaminati: attualmente sono 270 i siti in Liguria (nel 2015 erano 200) fra cui 120 hanno completato gli interventi fino alla certificazione di avvenuta bonifica o messa in sicurezza.

 

Come si può vedere dall’immagine il maggior numero di siti contaminati e censiti in anagrafe si trova nel Comune di Genova. Sono 134 i siti segnalati nella provincia di Genova, nel 2015 nella stessa area se ne contavano 102.

In particolare la relazione si concentra sul sito di interesse nazionale “Cogoleto Stoppani”. L’ex area industriale ha una estensione pari a circa 45 ettari e si sviluppa tra i Comuni di Cogoleto e Arenzano comprendendo la foce del Torrente Lerone e le aree litoranee. L’area è stata perimetrata nel 2002 e nel 2021 il Ministero della Transizione Ecologica e Regione Liguria hanno sottoscritto un accordo per i lavori di bonifica che prevede quasi 15 milioni di euro di investimento.

Particolare attenzione è rivolta poi alle aree delle Acciaierie di Cornigliano. Si tratta di una zona ad elevata criticità ambientale per la quale è stato sottoscritto apposito Accordo di Programma tra gli Enti competenti per la realizzazione di un intervento pubblico di bonifica e risanamento ambientale e riconversione delle aree dismesse. Nel corso del 2022 sono stati completati i lavori per la realizzazione del progetto di messa in sicurezza permanente dell'area SOT con un intervento di bonifica della falda.

Tra le altre aree segnalate dalla relazione ci sono poi il sito "Pertusola" nel Comune di Lerici e i siti "Pagliari" e Pitelli nel Comune della Spezia, Pitelli. 

Oltre al lavoro di censimento delle nuove aree si sta procedendo in parallelo con gli interventi di bonifica: dal 2017 al 2022 Regione Liguria ha calcolato una spesa di quasi 8 milioni di euro per la progettazione e realizzazione di interventi di bonifica di siti contaminati.

Marco Garibaldi

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