Municipio Centro Est - 19 maggio 2023, 07:30

Alla scoperta dell'Orto Botanico ‘Hanbury’, tra alberi secolari e felci tropicali (foto e video)

Proprio nel passaggio che gli studenti utilizzano per spostarsi da via Balbi all'Albergo dei Poveri c'è un ettaro di giardino con 1000 mq di serre

Alla scoperta dell'Orto Botanico ‘Hanbury’, tra alberi secolari e felci tropicali (foto e video)

C’è una scorciatoia che gli studenti e i residenti della zona utilizzano abitualmente per raggiungere corso Dogali da via Balbi e viceversa, una scorciatoia verde che non tutti conoscono per la sua vera essenza. Si tratta dell’Orto Botanico Universitario ‘Hanbury, a metà tra la facoltà di Scienze Politiche e quella di Giurisprudenza, che dal 1803, anno in cui venne creato dal titolare della Cattedra in Botanica e Storia Naturale Domenico Viviani, ospita al suo interno piante di ogni tipo, dalle specie esotiche alle piante medicinali, che vengono curate come vere e proprie opere d’arte, custodite, studiate e conservate per il futuro. 

All'interno del Polo Botanico si svolgono attività di ricerca in archeobotanica, biogeografia, biologia riproduttiva, botanica applicata, cartografia, analisi, valutazione e gestione degli habitat, conservazione della diversità vegetale, etnobotanica, flogistica, lichenologia, micologia e palinologia.

Abbiamo intervistato la Dottoressa Elena Mora, curatrice dell’Orto Botanico, che ci ha accompagnato in una visita e ci ha spiegato in che cosa consiste l’attività di chi si prende cura della vegetazione presente. 

Ci troviamo in un museo a cielo aperto, ma è bene sapere che prima di essere un giardino si tratta di un laboratorio universitario, cioè è un luogo dove si svolgono attività di didattica e di ricerca, che è anche aperto al pubblico e dove facciamo divulgazione per far conoscere alle persone tutto quello che riguarda il regno vegetale”. 

Che tipo di piante si possono trovare qui all’Orto Botanico?



Abbiamo diversi esemplari nella nostra collezione: alcune sono storiche, come le felci tropicali, che è una delle più importanti; poi ci sono le piante medicinali, sia della nostra tradizione medicinale ed erboristica, sia  provenienti da tutto il mondo.

Teniamo molto a precisare che l’Orto Botanico è gestito in modo naturale, perché non esistono le erbacce: le piante spontanee  qui sono ben accette, e ne abbiamo una fortissima presenza perché ci aiutano a regolare la popolazione degli insetti nel giardino per evitare gli attacchi dei patogeni. Troverete l’erba alta se verrete a trovarci, ma non ci siamo dimenticati di tagliarla”. 

Mentre chiacchieriamo ci sono alcuni bambini in compagnia di insegnanti e di una ‘guida’ della struttura. Le scuole possono prenotare le visite per gli studenti?

Assolutamente sì, le invitiamo: abbiamo questa collaborazione con un’associazione didattico museale che gestisce le attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado. Ci sono tante classi che vengono qui ad approfondire tutto ciò che riguarda le piante”.

Come dicevamo, ci troviamo in una zona di passaggio tra due università: che tipo di rapporto c’è con gli studenti?

Qui ci sono gli studenti di materie umanistiche, perché ci troviamo staccati dal polo delle Scienze Naturali di San Martino. Spesso passano di qua, nella parte usata come passaggio pubblico, utilizzata per andare da un palazzo all’altro: molti pensano che l’Orto sia tutto lì, ma in realtà si tratta di un ettaro di giardino, con mille metri quadrati di serre. Abbiamo tanto da far scoprire”. 

Come funziona una giornata tipo?

Prima di tutto, per quanto mi riguarda, si fa un giro in tutto l’orto per verificare che sia tutto a posto e che non ci siano lavori urgenti da fare. Dopodiché si procede con gli interventi di routine, come il diserbo, la manutenzione ordinaria, le irrigazioni.  Ci sono i lavori ciclici stagionali: le pacciamature (l’operazione di coprire il terreno con materiale inerte, ndr), le potature, che vengono sempre svolte con molto giudizio. Ovviamente ci sono i momenti di didattica: gli studenti universitari che vengono a fare lezione, i bambini con le scuole e le visite guidate di persone che chiedono di poter accedere all’Orto”. 

Primavera, stagione delle fioritura, ci sono eventi in programma?

Proseguiranno le nostre aperture primaverili, con una data straordinaria il 20 maggio e il 3 giugno: li abbiamo chiamati ‘I sabati botanici’”.  

Nello specifico, il 20 maggio si svolgeranno tre visite guidate gratuite organizzate insieme all'Associazione Amici dell'Orto Botanico:

  • alle 14:30 "La cura delle piante, le piante come cura" - A cura di Giorgio Bassoli: viaggio nella relazione tra il benessere psicofisico e le piante, attraverso le relazioni e l'ortoterapia
  • alle 15:30 "Fitoterapia tra tradizione e scienza" - A cura di Elena Mora: curarsi con le piante, vezzo o necessità? Quanto hanno in comune la medicina tradizionale e la moderna fitoterapia?
  • alle 16:30 "La Botanica degli dèi" - a cura di Gabriele Ambu: leggende e tradizioni nel regno vegetale tra sacro e profano, attraverso un percorso dalle origini alla rinascita.

La prenotazione obbligatoria a botgarden@unige.it.

Chiara Orsetti

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