Municipio Centro Est - 22 maggio 2023, 10:19

Funivia, scatta il ricorso al Tar: "Condannerebbe il Lagaccio a morte certa"

A notificarlo Legambiente e 'Con i piedi per terra' che si oppongono contro la decisione di non fare passare il progetto per la Valutazione di Impatto Ambientale

Funivia, scatta il ricorso al Tar: "Condannerebbe il Lagaccio a morte certa"

Scatta il ricorso al Tar contro la funivia dei Forti. A notificarlo, venerdì scorso Legambiente e il comitato di cittadini 'Con i piedi per terra' che da tempo si batte contro la realizzazione del progetto voluto dall'amministrazione, il cui obiettivo è quello di collegare il centro ai Forti, con una stazione intermedia a Lagaccio. 

Lo scorso venerdì – comunicano le associazioni - è stato notificato a Regione Liguria e nei confronti del Comune di Genova il ricorso contro il provvedimento di non assoggettamento alla VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) del progetto della funivia sopra al Lagaccio, presentato da Legambiente con il supporto del gruppo di cittadini Con i Piedi per Terra.



Secondo i legali dell’Associazione, il progetto sarebbe infatti dovuto passare al vaglio di una Valutazione di Impatto Ambientale vera e propria per verificare in modo puntuale tutte le conseguenze che la costruzione di un impianto di tale portata può avere sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Il ricorso contesta in primis le carenze e le lacune della documentazione di progetto presentata dal Comune, in particolare il rapporto preliminare ambientale: dati numerici e cartografici mancanti o palesemente incongruenti, aspetti trattati in modo superficiale o totalmente ignorati come i dati meteo-climatici.

Dal punto di vista tecnico le carenze riscontrate riguardano molteplici aspetti che spaziano dalla tutela dei beni storico-paesaggistici alla salvaguardia dell’ambiente e degli ecosistemi. Se ne erano già accorti sia Legambiente Polis, che i tecnici del gruppo Con i Piedi per Terra, che a dicembre del 2022 avevano visionato il progetto e raccolto le molteplici perplessità nelle osservazioni presentate durante la fase pubblica di screening, chiedendo a gran voce alla Regione che il progetto venisse sottoposto alla procedura di VIA vera e propria. Ma, mentre la legge stabilisce che tali osservazioni debbano essere prese in considerazione o – se non considerate - se ne esplicitino le ragioni, la Regione ha sempre ignorato le richieste di approfondimento di associazioni e cittadini senza mai fornire alcuna spiegazione di merito.

E mentre il sindaco Bucci annuncia l’apertura dei primi cantieri a luglio, gli abitanti di Lagaccio, San Teodoro, Oregina e Granarolo continuano a opporsi! Qualora l’opera venisse realizzata condannerebbe il Lagaccio, i suoi commercianti e i suoi abitanti, a una 'morte' certa: basti pensare che la cantierizzazione, al momento stimata in due anni, prevede la chiusura di via Avezzana per gli scavi e il posizionamento della gru per il primo pilone, isolando di fatto un quartiere, che ha già forti problemi di viabilità. Ma non sarà solo il Lagaccio a pagare le conseguenze dell’eventuale costruzione di quest’opera: tutta la valle (Oregina, San Teodoro e Granarolo) subirà un forte impatto, sociale, economico e ambientale, per un’infrastruttura che sempre di più manifesta la sua inutilità, lo spreco di denaro pubblico e lo sfregio a decina di migliaia di cittadini e alla città intera!”.

Il ricorso era stato annunciato nei giorni scorsi a un incontro al circolo San Bernardo, durante il quale diverse realtà genovesi che si oppongono non solo alla funivia, ma anche allo Skymetro, altra discussa opera che riguarda la val Bisagno, hanno deciso di mettere a sistema le diverse competenze e realizzare un fronte comune contro le decisioni dell’amministrazione Bucci. Secondo la tesi portata avanti anche nell’incontro la realizzazione della funivia e dello skymetro non riguarda solo i cittadini del Lagaccio o della val Bisagno ma coinvolge l’intera città perché un’idea di città vorrebbe dire anche scelte economiche diverse con i soldi di Stato.

Questo vorrebbe essere il primo di una serie di appuntamenti per uscire dal quartiere – ha spiegato a La Voce di Genova Raffaele Oprandi del comitato Con i piedi per terra - Quello della funivia è un problema che riguarda tutta la città. In particolare toccherà il Lagaccio che sarà il quartiere devastato dalla sua costruzione ma interessa un po’ tutta la città: i soldi che potrebbero servire per fare un bellissimo progetto sulla ristrutturazione dei forti saranno in parte impiegati sulla funivia. Esiste già un contatto tra i vari comitati che hanno diverse problematiche in città. Tutti questi gruppi di cittadini, cittadini che si interessano della propria città, hanno una cosa in comune: non sono ascoltati da chi regola le istituzioni cittadine e allora, in nome di questo fattore comune, cerchiamo di tenere dei contatti”.

Helga Grisot, disegnatrice e illustratrice, ci racconta come è nata l’esperienza del comitato contro la funivia anche grazie ai suoi disegni che ieri sera erano esposti all’interno del circolo: “Il comitato ha avuto inizio da una mia esposizione su questa idea di città divertimentificio. Abbiamo letto la notizia che c’era un progetto in corso e da lì abbiamo iniziato e a tener vivo il comitato che è diventato un bel movimento con tanta gente presente e che ha voglia di fare, vuole farsi sentire e vuole in qualche modo opporsi a quest’opera. Oggi (martedì 16 maggio, ndr) c’è anche il comitato contro lo skymetro, cercheremo di fare un parallelo sulle cose che ci accomunano e su un’idea di città e di trasformazioni che non vogliamo. I disegni rappresentano un contorno per alleggerire un po’ la discussione. Questi sono temi un po’ pesanti, noi vogliamo parlare in maniera semplice con pochi tecnicismi anche se, in realtà, dietro c’è un’indagine approfondita da parte dei tecnici altamente specializzati”.

Marco Garibaldi e Chiara Orsetti


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