Attualità - 26 maggio 2023, 12:38

Corteo USB, circa 300 manifestanti in piazza contro precarietà, carovita e all'invio di armi

Tra i partecipanti anche diversi comitati cittadini, da "Con i piedi per terra" a "La parte che c'è" per sottolineare le difficoltà dei diversi quartieri

“Alzare i salari, abbassare le armi” è uno degli slogan del corteo organizzato da USB - Unione sindacale di base per questa mattina a Genova. Sono circa 300 le persone che sono scese in piazza nel quartiere di Sampierdarena per manifestare "contro le drammaticità che affliggono il paese: inflazione a doppia cifra, precarizzazione del lavoro e disoccupazione, morti bianche, carovita". 

In piazza ci sono anche diverse realtà del territorio: dal comitato “Con i piedi per terra” a “La parte che c’è”, oltre agli studenti di Osa. Ognuno impegnato a portare a conoscenza l’intera cittadinanza di quello che sta capitando ai diversi quartieri, dal progetto per la Funivia di Forte Begato alla questione del trasferimento dei depositi chimici a Ponte Somalia.  

Come consigliere municipale ho deciso di partecipare e di metterci la faccia - spiega Mariano Passeri -. Abbiamo messo uno striscione, ben visibile dalla sopraelevata, in cui abbiamo scritto che ‘Sampierdarena non è un deposito’, un simbolo che serve a ricordare quel che sta capitando. Inoltre voglio esprimere il mio appoggio e sostegno a quelle che sono le tematiche calde di questo corteo, come il caro bollette e la contrarietà all'invio di armi”.

La sopraelevata Aldo Moro è stata chiusa in direzione ponente per circa un’ora per consentire il transito dei manifestanti. 

Redazione