E' stato discusso oggi in Regione il Manuale di accreditamento delle RSA e cure domiciliari in Liguria.
All'incontro hanno preso parte Cgil Cisl Uil confederali e di categoria e l'Assessore alla Sanità.
E sono proprio le sigle sindacali a chiedere un confronto: "A inizio anno - scrivono - la Regione Liguria ha pesantemente modificato con delibera i requisiti organizzativi delle strutture socio sanitarie. La decisione viene contestata perché non rispetta né i lavoratori del settore né gli utenti, in maggioranza rappresentati da anziani e fragili, che hanno diritto ad un servizio rispondente alle loro necessità e a quelle delle loro famiglie.
In ben due audizioni in Commissione regionale sanità, il sindacato confederale aveva palesato forti perplessità a Presidente e Assessore alla sanità. Le preoccupazioni sono rimaste tutte.
Nel merito alcuni dei punti contestati:
- riduzione dei tempi assistenziali dedicati ai pazienti.
- nei festivi e prefestivi non e' esplicitata l'obbligatorietà dei dottori in struttura, elemento che fa comprendere il dato dell'aumento degli accessi al pronto soccorso durante i week end.
- la Regione non privilegia l'applicazione dei contratti nazionali di lavoro delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative lasciando molto margine ai contratti pirata.
Alla luce di quanto sopra la Regione Liguria si è impegnata a convocare un tavolo con gli enti gestori e le organizzazioni sindacali confederali e di categoria per cercare di risolvere le criticità del comparto e a definire il protocollo d'intesa sull'applicazione dei contratti di lavoro maggiormente rappresentativi".