Eventi - 06 giugno 2023, 16:19

Panta Rei, la cultura che scorre: torna la quindicesima edizione del Festival Teatrale dell'Acquedotto (video)

Appuntamenti per grandi e piccini alla scoperta dei luoghi e dei territori attraversati dalla storica infrastruttura. Dalla Valbisagno al centro città in un percorso di arte e cultura

Panta Rei, la cultura che scorre: torna la quindicesima edizione del Festival Teatrale dell'Acquedotto (video)

Tocca quota 15 il Festival Teatrale dell’Acquedotto, organizzato dal Teatro dell’Ortica, che quest’anno mette al centro del suo palinsesto “Panta rei, la cultura che scorre”.

La rassegna attraverserà i luoghi e i territori della Valbisagno, storicamente legati alla presenza dell’acquedotto genovese che, ancora oggi, racconta una storia secolare.

Una sinergia che porta il teatro nel territorio e che animerà la città tra giugno e luglio con una serie di spettacoli pensati per grandi e piccini.

Un sistema che, come dimostrano i quindici anni di appuntamenti, funziona, e lo sottolinea Mirco Bonomi, presidente del Teatro dell’Ortica e direttore artistico: “Funziona perché è un luogo molto bello, molto particolare e suggestivo e perché va valorizzato assolutamente; portare il festival vuol dire portare il teatro dove non arriva ma anche riscoprire la storia e la geografia di un luogo che incomincia a essere conosciuto a livello nazionale e internazionale.

C’è un gemellaggio con Lisbona e tante altre occasioni mettono al centro l’acquedotto e, nel nostro piccolo anche noi stiamo partecipando”.

Tra gli appuntamenti da non perdere: “Cominciamo con quattro giornate di ‘Acquedottino’ tra il 10 e il 18 giugno, poi due spettacoli a Staglieno, ancora 3 spettacoli dedicati a Shakespeare, 3 spettacoli a Villa Bombrini con il Festival dell’acquedotto che va ‘in esterno’; ancora, 5 spettacoli nell’auditorio municipale di Molassana. Insomma, ci sono tante iniziative, spettacoli sul delitto Mattei, con scambi interessanti su tutto il territorio”.

Tra i momenti più attesi del festival ci sono le stondaiate, come spiega Mauro Pirovano, attore e direttore artistico insieme a Bonomi del Teatro dell’Ortica: “Sono delle giullarate che coinvolgono le comunità dove andiamo. Quest’anno, con coraggio, torniamo in centro e andiamo da Villetta Di Negro a Villa Gruber attraverso via dell’Acquedotto. L’acqua c’è sempre e così raccontiamo un po’ del mecenate Di Negro, della ‘cultura potabile’ che abbraccia quella che era la Broadway genovese, piazza Marsala, perché tutte le fontane di Genova sono alimentate dall’acquedotto.

Le stondaiate saranno in centro, ne faremo una dalla funicolare Sant’Anna, anche quella alimentata con l’acqua, fino al Molo dove arrivava l’acquedotto per poi caricare i vascelli che partivano. C’è sempre questa presenza costante dell’acquedotto nella vita di Genova che, nella parte cittadina, si mimetizza”.

Sull’importanza di portare il teatro sul territorio coinvolgendo la comunità, interviene anche l’assessore al Marketing Territoriale Francesca Corso: “Una quindicesima edizione che non solo conferma l’interesse che la città di Genova ha sempre dimostrato per questo bellissimo festival, ma si rinnova ulteriormente. Ancora una volta, il Teatro dell’Ortica si mette a disposizione per far riscoprire una zona dell’entroterra magari poco conosciuta da turisti e genovesi. E’ una bellissima occasione per scoprire l’acquedotto storico che tanto conosciamo anche per sentito dire e magari poco lo abbiamo conosciuto ‘fisicamente’.

Un festival che coinvolge altre delegazioni con Villa Bombrini, teatro di tre eventi organizzato nel solco di questo festival e nuovamente un’altra villa da scoprire, magari poco conosciuta e di bellezza rara. Un’ottima occasione per fare arte, cultura ma anche marketing territoriale”.

 

Barbara Grosso, consigliere delegato del Comune di Genova, aggiunge: “Per tutti noi l’acquedotto è un luogo veramente sentito, un luogo del cuore perché rappresenta la storia della città e la cultura stratificata di Genova.

L’acquedotto racconta di un periodo storico romanico, ma parla anche di un’urbanizzazione che nel tempo si è diffusa in città ed è cambiata. E’ un luogo unico al mondo. Questo festival, grazie al teatro dell’Ortica, è l’appuntamento per ricordarci di questo luogo e viverlo in maniera diversa”.

 

Angela Villani, assessore municipale alla cultura, aggiunge: “Sono onoratissima di essere l’assessore municipale competente. Siamo molto felici perché il festival si estenderà quasi tutto sul nostro municipio, partendo dalla bellissima abbazia di San Siro. Ci saranno momenti anche nell’auditorium, vicino alla biblioteca. 

Ma il festival abbraccerà tutta la città e spero che siano tantissime le persone che decideranno di partecipare agli spettacoli. 

La possibilità di portare all’esterno delle strutture classiche la parte culturale sia molto importante. 

Nelle scuole, vedo che i bambini sono contenti di fare lezione fuori da scuola. Studiare le cose, vederle in concreto, penso sia molto bello soprattutto per entrare nel merito del tema”.

 

Come da tradizione, il festiva si aprirà con la programmazione dedicata ai bambini, l’Acquedottino, nella suggestiva cornice del sagrato millenario dell’abbazia di San Siro di Struppa, co n la nuova produzione targata Teatro dell’Ortica ‘Il brutto anatroccolo”, in scena sabato 10 giugno alle ore 18. 

Doppio appuntamento invece per il Cimitero Monumentale di Staglieno, cornice unica le rappresentazioni teatrali: venerdì 7 e sabato 8 luglio in scena in doppia replica “Sei personaggi in cerca di incontro”, di Mauro Pirovano, mentre domenica 30 luglio ore 17.30 sarà la volta di “Constance Lloyd: l’incontro”, di Mirco Bonomi. 

Tre saranno gli spettacoli ospitati a Villa Bombrini, per una rassegna che terminerà il 27 luglio ore 21 con la prima nazionale di ‘Prosit Arci Matto: Gioan Brera’, una produzione del Teatro dell’Ortica, di Ivano Malcotti, per la regia e l’interpretazione Mirco Bonomi. E poi il cuore del festival, composto dai sei spettacoli in calendario che alterneranno produzioni nostre e ospiti sul palco dell’auditorium di piazza Boero. Tra questi unica eccezione sarà ‘Dalla parte del gatto: storia di Enrico Mattei’, che sarà portato in scena presso il Punto Coop di Piazzale Bligny.

Questa edizione del Festival Teatrale dell’Acquedotto è stata realizzata grazie al prezioso supporto di Coop Liguria, Asef, Banca Passadore e del Gruppo Istituto Italiano Saldatura: tutte grandi realtà produttive profondamente radicate in Val Bisagno e che da molti anni accompagnano le attività del Teatro dell’Ortica.

 

Isabella Rizzitano

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