Attualità - 06 agosto 2023, 09:30

Gen Z - Il mondo dei giovani - Il 'rivoluzionario' film di Barbie

Uguaglianza di genere, valorizzazione delle diversità e promozione dell’amore verso sé stessi: riflessioni della Generazione Z riguardo alle tematiche affrontate nel film

Gen Z - Il mondo dei giovani - Il 'rivoluzionario' film di Barbie

L’intramontabile bambola bionda, da sempre icona e simbolo di stile, ha fatto il suo ingresso nelle sale cinematografiche di tutto il mondo nel mese di luglio. Il film dedicato a Barbie si è rivelato una vera e propria sorpresa, oltrepassando le già alte aspettative della maggior parte degli spettatori. Questo è dovuto al fatto che Barbie ha deciso di trattare tematiche profonde e strettamente legate alla società contemporanea, come l’uguaglianza di genere, la valorizzazione delle diversità e la promozione dell’amore verso noi stessi.

Le questioni affrontate nel film, come ben sappiamo, rientrano a pieno titolo tra gli argomenti di attivismo sociale a cui la Generazione Z tiene profondamente. Vediamo dunque cosa ne pensano i giovani che hanno già avuto l'opportunità di vedere Barbie al cinema.

Il film mi è piaciuto molto perché ha affrontato temi molto importanti per la società in cui viviamo oggi. Il messaggio che voleva esprimere è stato chiaro e conciso, non risulta difficile da guardare o addirittura pesante, ed è proprio qui che risiede la bellezza del film. Barbie ha un grande potere mediatico in questo momento e lo si percepisce anche dall’influenza che ha avuto sul mondo del commercio. Mi riferisco in particolare agli acquisti che riguardano le ciabatte Birkenstock, i quali hanno subito un’impennata dopo l’apparizione dei sandali all’interno del film. Tuttavia, l’unica critica che mi sento di rivolgere si riferisce al finale, che a mio parere è stato poco d’impatto rispetto al resto del film”.

Barbie si è rivelato, inaspettatamente, una pellicola dal significato molto profondo. Inizialmente le mie aspettative erano abbastanza basse, e avevo la convinzione che fosse un film di poco spessore, destinato soprattutto ad un pubblico infantile. Invece scena dopo scena mi sono resa conto che i temi sono stati affrontati in maniera esaustiva, ma comunque in modo molto sarcastico e semplice. Ciò che mi è piaciuto di più del film è stato, verso il finale, il monologo dell’attrice America Ferrera che mi ha toccato profondamente. In poche battute è riuscita a far riflettere sulle problematiche che la donna è tenuta ad affrontare, all’interno della nostra società, quotidianamente”.

Quello che mi ha colpito maggiormente del film è il parallelismo tra il mondo di Barbie e la vita reale. Nel primo, sono le donne a detenere una posizione di potere predominante, mentre i personaggi maschili, i Ken, hanno ruoli secondari e sembrano vivere solo per conformarsi alle aspettative delle Barbie. Infatti, il loro unico obiettivo è attirare l'attenzione delle donne. Questa dinamica, seppur esagerata nel contesto del film, sembra suggerire un senso di sottomissione delle donne verso gli uomini. In realtà, questa rappresentazione del mondo di Barbie non fa che riflettere e ribaltare la situazione del mondo reale. Secondo il film, nella nostra realtà sono gli uomini a godere di privilegi e ad avere una vita più agevole, mentre le donne sono costantemente impegnate nella lotta per raggiungere la parità. Il mondo di Barbie appare quasi come una favola utopica, mentre il mondo reale viene percepito come l'ambiente in cui le donne affrontano le sfide quotidiane. Questa rappresentazione porta ad una riflessione profonda sul fatto che la nostra società deve ancora compiere progressi significativi per raggiungere una vera uguaglianza di genere”.

Questo film mi ha portato a riflettere sul fatto che, indipendentemente dal genere con cui si nasce, è possibile adottare un'ideologia errata e che nella vita tutti possiamo compiere errori. Inoltre, ho realizzato quanto sia prezioso confrontarsi con altre persone, poiché ciò offre l'opportunità di esplorare differenti prospettive ed è anche un modo per comprendere che la nostra visione di partenza potrebbe essere distorta. Cambiare opinione non dovrebbe farci sentire in errore o inferiori rispetto agli altri. Anzi, rappresenta un segno di maturità e sviluppo personale straordinario”.

Gaia Uccheddu

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