Attualità - 15 ottobre 2023, 08:30

Meraviglie e leggende di Genova - Scoprire… l’uovo di Colombo

Un aneddoto legato al navigatore genovese sembra aver dato origine al detto che spiega soluzioni straordinariamente semplici a problemi all’apparenza impossibili. Qual è la sua storia?

Meraviglie e leggende di Genova - Scoprire… l’uovo di Colombo

Spesso abbiamo sentito nominare l’uovo di Colombo, magari è capitato anche di non capirne subito il senso. Questo modo di dire vuole spiegare l’utilizzo di soluzioni straordinariamente semplici per problemi che, all’apparenza, sembrano complessi.

Ma da dove ha origine questo detto e perché porta il nome del navigatore genovese?

Per scoprirne la leggenda bisogna fare un salto indietro nel tempo.

Spagna, 1493. Cristoforo Colombo, appena tornato da quelle terre che lui crede essere le Indie, viene invitato a una festa in suo onore dal cardinale Mendoza.

Attorniato dall’élite spagnola, il navigatore genovese viene salutato come un trionfatore ma qualcuno non ci sta.

Sono alcuni gentiluomini iberici che tentano di sminuire l’impresa di Colombo insinuando che chiunque, con i mezzi a disposizione del genovese, avrebbe potuto raggiungere le Indie passando per occidente.

Quelle parole fanno indignare Cristoforo che decide di sfidare la combriccola chiedendo loro di far stare un uovo dritto.

Subito iniziano i tentativi, molteplici, da parte dei nobili spagnoli ma nessuno di loro riesce. Incuriositi dalla soluzione, chiedono quindi al navigatore di mostrare come si fa. A quel punto, Colombo prende l’uovo, ne picchetta leggermente la punta senza spaccarla, e lo posiziona al centro del tavolo facendolo stare dritto.

Subito le voci iniziano a salire sostenendo che chiunque avrebbe potuto farlo ma la risposta del navigatore è perentoria: “Voi avreste potuto farlo. Io, invece, l’ho fatto”.

Che questo sia avvenuto veramente, è quasi impossibile da credere, ma l’attribuzione di questo aneddoto a Colombo, trovata per la prima volta in un’opera dello storico Girolamo Benzoni, spiega perché, ancora oggi, quando qualcuno dà una soluzione semplice a un problema apparentemente impossibile, sente dire ‘Ah, l’uovo di Colombo’.

Prima che al navigatore genovese, l’aneddoto era stato attribuito a Filippo Brunelleschi, l’architetto fiorentino che costruì, nel 1417, la cupola di Santa Maria del Fiore. 

Giorgio Vasari scriveva di come, invitato a mostrare i dettagli del metodo scelto per costruire la cupola, l’architetto si sarebbe ingegnato nella sfida dell’uovo. Tutto prosegue secondo il copione già letto per Colombo ma, alla fine, Vasari ammette di aver saputo dell’episodio solo da alcune voci.

Isabella Rizzitano

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