Attualità - 26 novembre 2023, 09:30

Gen Z - Il mondo dei giovani - Le relazioni tossiche

Come riconoscere i segnali e sconfiggere i rapporti che non fanno bene (e che possono sfociare in violenza) secondo i ragazzi della Generazione Z

Gen Z - Il mondo dei giovani - Le relazioni tossiche

Uno dei maggiori problemi radicati nella nostra società riguarda la violenza di genere. Ogni anno sono sempre più numerose le donne che si ritrovano ad essere vittime di violenza, e molte di loro perdono la vita. Infatti, secondo i dati ufficiali del Viminale, nel 2023 in Italia sono morte 102 donne a causa dei propri partner o di membri della famiglia.
La violenza di genere rappresenta una conseguenza estrema delle relazioni tossiche, che sono molto spesso dannose per uno dei due partner a causa di comportamenti violenti ed abusivi.

Le relazioni dovrebbero essere una fonte di serenità e spensieratezza, ma molto spesso si trasformano in dinamiche in cui dominano la paura e la disuguaglianza. La tossicità nelle relazioni non fa distinzioni di sesso o di età, e può manifestarsi anche nelle prime relazioni adolescenziali. Sono molti i segnali che possono farci capire che quella che stiamo vivendo è una relazione tossica, e sono molte le esperienze di ragazzi e ragazze della Generazione Z che si trovano alle prese con questo tipo di problema. Anche se, fortunatamente, non sempre una relazione tossica sfocia in episodi di violenza, è sicuramente importante distinguerne le caratteristiche e prenderne le distanze.

Per capire che si sta vivendo un rapporto non sano, è importante identificare tutti quei comportamenti che potrebbero essere dannosi o scorretti. I ragazzi e le ragazze che si trovano alle prese con questo determinato tipo di relazione molto spesso non si accorgono del problema. Se la relazione diventa un motivo di stress invece che di serenità, allora c’è bisogno di un cambiamento.

Una seconda riflessione riguarda la ricerca di un supporto da parte dei familiari, degli amici o addirittura di uno psicologo. È fondamentale aprirsi con coloro che ci fanno stare bene, invece che isolarsi dal resto del mondo. Molto probabilmente le persone intorno a noi, essendo esterne alla relazione e quindi completamente razionali, riconoscerebbero immediatamente certi comportamenti dannosi.

Il terzo passo importante è quello di accettare la rottura. Bisogna realizzare e metabolizzare tutto ciò che è stato vissuto all’interno della relazione, e riconoscere che era completamente sbagliato. Nessuno dovrebbe tollerare determinate situazioni, ma soprattutto il partner non dovrebbe mai privare l’altra persona della propria libertà ed individualità. Siamo tutti uguali e allo stesso livello, con gli stessi diritti e le stesse libertà.

Dopo aver chiuso la relazione, è importante ridurre al minimo o addirittura evitare qualsiasi contatto con l’ex partner. Questo aiuta a preservare la propria salute emotiva e mentale, permettendo all’individuo di concentrarsi sulla propria crescita personale senza essere influenzato dalle dinamiche passate.

Il quinto ed ultimo pensiero è quello di comprendere il proprio valore, così da non accettare più in futuro determinati comportamenti che sviliscono la nostra persona. Bisogna arrivare alla consapevolezza che le uniche relazioni accettabili sono quelle che contribuiscono al proprio benessere emotivo, riconoscendo che quelle tossiche sono dannose e pericolose. È sbagliato accontentarsi di una relazione infelice per paura della solitudine, perciò è importante ricordarsi che al mondo bisogna contare soprattutto su noi stessi.

Gaia Uccheddu

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