Attualità - 10 dicembre 2023, 09:30

Gen Z - Il mondo dei giovani - L'educazione sentimentale si impara a scuola: ma cosa ne pensano i ragazzi?

I corsi dovrebbero cominciare nel 2024 e secondo la Generazione Z saranno fondamentali per imparare a capire l'altro e a gestire le emozioni

Gen Z - Il mondo dei giovani - L'educazione sentimentale si impara a scuola: ma cosa ne pensano i ragazzi?

Il 5 dicembre scorso Marta Brusoni, assessore comunale al Personale, alle Politiche dell’Istruzione, ai Servizi civici e all'Informatica, ha dichiarato la volontà dell’amministrazione di introdurre corsi di educazione sentimentale nelle scuole genovesi già dalla primavera del 2024.

L’iniziativa in questione è fondamentale per la crescita dei ragazzi, ma è anche uno strumento utile per cercare di combattere la violenza di genere, un fenomeno sempre più in crescita nel nostro paese. L’obiettivo è quello di costruire un futuro migliore per tutti, con la speranza di vivere, un giorno, in una società caratterizzata dal rispetto reciproco e dalla capacità di costruire relazioni sane. 

Vediamo insieme cosa pensa la Generazione Z dell’educazione sentimentale nelle scuole, analizzando quali sono i loro ideali ed i temi che, secondo loro, bisognerebbe affrontare. 

“Sono una ragazza di ventidue anni che ha terminato la scuola ormai da qualche anno, e credo che l’educazione sentimentale nelle scuole sia un’ottima iniziativa. L'adolescenza è un periodo cruciale in cui si è spesso soggetti a sbalzi d'umore causati dalla crescita, dagli ormoni o dai cambiamenti che la vita ti pone, come semplicemente l'inizio di un nuovo percorso scolastico. Proprio per questo credo che l’educazione sentimentale potrebbe essere utile nella gestione delle proprie emozioni e di situazioni scomode. Uno dei temi su cui bisognerebbe focalizzarsi, secondo la mia opinione, è quello del rifiuto, di qualsiasi tipo esso sia. Purtroppo, l’ho provato sulla mia pelle in passato, quando sono stata esclusa da alcune compagne di classe, e in quell’occasione mi sarebbe piaciuto capire come affrontarlo al meglio. L’accettazione del rifiuto è un tema importante anche parlando di violenza di genere, essendo che molto spesso questo fenomeno si manifesta proprio perché il partner è incapace di gestire il rifiuto da parte della donna che ama.”  

“L'introduzione dell'educazione sentimentale nelle scuole rappresenta un passo significativo, a mio parere, per la formazione delle persone. Sono una ragazza di vent’anni, e per esperienza ritengo che dovrebbe cominciare sin dalle scuole medie, fase che segna ufficialmente l'inizio dell'adolescenza. Un aspetto fondamentale, secondo la mia opinione, riguarda l'importanza di imparare a rispettare gli altri. Sarebbe opportuno insegnare ai ragazzi più piccoli come convivere in armonia con le persone intorno a loro, senza ricorrere alla violenza o creare disagio al prossimo.”  

“Sono un ragazzo di diciannove anni che ha terminato la scuola da poco. L’educazione sentimentale, a mio parere, doveva essere introdotta nelle scuole già qualche anno fa. Penso che i genitori rappresentino un grande punto di riferimento in questo caso, ma anche che la scuola giochi un ruolo cruciale. L’ambiente scolastico è quello in cui gli adolescenti trascorrono la maggior parte del tempo, e credo che almeno un’ora a settimana debba essere dedicata all’educazione sentimentale. Tramite attività stimolanti e coinvolgenti, i professionisti in questo campo dovrebbero insegnare ai giovani i principi per vivere bene con gli altri e con sé stessi. Un tema molto importante è quello del concetto di sentimento, che ad oggi molto spesso viene distorto e trasformato in una forma di possessività, piuttosto che amore verso il proprio partner.” 

“Attualmente ho vent’anni, e mi sono diplomata a giugno del 2022. Mi sarebbe piaciuto molto partecipare ad un corso di educazione sentimentale quando andavo al liceo. Credo che  potrebbe essere stimolante introdurre, durante questi corsi, delle sessioni di dibattito in cui gli studenti hanno la possibilità di confrontarsi sulle proprie idee. Un tema che meriterebbe maggior sensibilizzazione, secondo me, è quello dell’uguaglianza. Gli esseri umani sono individui con gli stessi diritti, indipendentemente dal sesso. Ancora oggi la visione della donna viene stereotipata, considerandola molto spesso come un essere inferiore all’uomo. Con il tempo si dovrebbe cercare di sradicare questo stereotipo maschilista, ancora troppo presente nella nostra società e per farlo è necessario iniziare dalle generazioni più giovani.” 

Gaia Uccheddu

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