Attualità - 31 dicembre 2023, 11:33

Piazza Portello, il cubo del silos sarà ricoperto di specchi

Il concorso di idee premia uno studio di Roma e torna prepotente la prima proposta: mascherare la struttura di cemento con una serie di superfici riflettenti

Piazza Portello, il cubo del silos sarà ricoperto di specchi

Sarà ‘camuffato’ da una serie di specchi e superfici riflettenti il cubo di cemento di piazza Portello, accesso al silos interrato di recente costruzione e che da circa un anno sta facendo discutere spaccando l’opzione pubblica a metà.

Il concorso di idee lanciato dalla Progetti e Costruzioni S.p.A., società che fa capo a Davide Viziano, ha visto giungere proposte da ogni parte d’Italia.

Settantasette i progetti proposti per ‘ridisegnare’ la struttura e armonizzarla con l’architettura circostante tra cui ha trionfato l’idea di un gruppo di architetti di Roma. 

Il collettivo, formato da Fiamma Ficcadenti, Maria Cecilia Daniele, Edoardo Ferrari e Simone Di Benedetto,  ha realizzato un progetto in cui la struttura viene completamente ricoperta di materiale a superficie riflettente che, come ribadito nella nota del Gruppo Viziano, permetterà “una nuova connessione visiva tra la città e i suoi abitanti, creando una sorta di ‘portale’ visivo, mettendo in comunicazione punti diversi della piazza che vengono proiettati a distanza sui quattro lati del volume dell’ascensore”.

A valutare l’idea è stata una commissione composta da Enrico Vassallo, presidente della Commissione ed in rappresentanza del Ministero della Cultura; Davide Livermore in rappresentanza del Comune di Genova;  Alessandra Gagliano Candela per l’Accademia Ligustica di Belle Arti; Matteo Rocca dell’Ordine degli Architetti di Genova); Davide Viziano per Progetti e Costruzioni Spa); e Carmen Andriani, quale invitata permanente,

La realizzazione del progetto, qualora la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana dovesse approvarla, sembra prevedere tempi ristretti: gli specchi saranno posizionati e ricoperti prima della predisposizione dei faretti per l’illuminazione.

Intanto, dal prossimo 15 gennaio, i vincitori del Concorso di idee sono attesi a Genova per la premiazione.

Prima del collettivo romano,  a lanciare l’idea dell’ingresso ‘rivestito’ di specchi era stato il consigliere comunale di Vince Genova Walter Pilloni che aveva voluto condividere il suo suggerimento. Raggiunto dalla redazione de La Voce di Genova, Pilloni aveva spiegato: “Gli specchi hanno il potere di integrare le immagini. Secondo la mia idea, utilizzarli per rifasciare la struttura vorrebbe dire contestualizzare il ‘cubotto’. L’idea mi è venuta quando mi sono trovato in una casa, costruita all’interno di un bosco, e rivestita dai pannelli vetrati: l’architettura era sparita, integrata completamente nel panorama. Guardandola, ho pensato che potesse essere una soluzione per piazza Portello”.

La struttura, da subito, aveva suscitato reazioni molteplici e, se da un lato qualcuno l’aveva presa con ironia dando sfogo alla ‘vena comica’, altri non hanno per niente gradito la costruzione e non si sono limitati a ‘fare spallucce’.

Uno su tutti è stato il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che, lo scorso gennaio, si era lanciato contro il cubotto senza troppi giri di parole definendo l’opera “immonda e inaudita”, lanciando poi, alcuni giorni più tardi, la proposta di un concorso di idee per ridipingerla, prontamente colta da Viziano che, a stretto giro, aveva lanciato il contest.

Isabella Rizzitano

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