Attualità - 17 gennaio 2024, 18:00

Mariuccia, il mondo attraverso la pizza, da trent’anni e più

In occasione del World Pizza Day la storia di uno dei locali più storici e apprezzati della città. Claudia Angioni: “Ponentini? Ma qui vengono anche da Levante”

Mariuccia, il mondo attraverso la pizza, da trent’anni e più

Simbolo, per eccellenza, della cucina italiana, ambasciatrice della dieta mediterranea nel mondo, la pizza è un vero e proprio patrimonio dell’Umanità tanto che il 17 gennaio del 2017 l’UNESCO l’ha inserita nell’elenco dei beni tutelati dall’organizzazione.

Un evento che ogni anno, proprio il 17 gennaio, viene celebrato con il World Pizza Day, la festa mondiale della pizza.

La ricorrenza non è solo l’occasione per gustare l’iconica prelibatezza ma è un momento di conoscenza della tradizione e delle numerose realtà che si incontrano nel territorio.

Tra esse, è impossibile non menzionare Pizzeria Mariuccia, storico locale che si affaccia su piazza Odicini, a Voltri.

Un clima familiare e un menu ricco di alternative sono i punti di forza della pizzeria, gestita da oltre vent’anni da Claudia Angioni e Andrea Avanti.

“Ho iniziato a lavorare qui nel 1991 - racconta Claudia - poi nel 2001 l’ho rilevata insieme a mio marito e abbiamo portato avanti l’attività”.

Vero e proprio punto di riferimento del ponente, la pizzeria Mariuccia, complice anche la suggestiva posizione tra la meridiana della chiesa di Sant’Erasmo e la spiaggia, è capace di attirare tanti i ‘foresti’: che siano del levante ligure o che arrivino da Milano o da Torino, qui si incontrano per gustare pizze e focacce ma anche per concedersi un piatto di spaghetti allo scoglio.

“Sono il nostro must insieme ai totanetti alla piastra” racconta ancora Claudia, ma attenzione a pensare che per la pizza ci sia una prevalenza: “Non c’è una pizza che va più di altre. Nel corso del tempo abbiamo inserito nel menu le pizze dello staff, composizioni proposte da alcuni dei nostri dipendenti che hanno lavorato con noi per diversi anni e che, in qualche modo, raccontano anche la storia del locale. Non è mancata anche l’invenzione di qualche cliente affezionato; chiedendo sempre la stessa variante ha finito con il ritrovarsela nel menu con il suo nome”.

Focaccia al formaggio e farinata poi completano l’offerta sodisfando i palati più esigenti con le diverse combinazioni.

Tra i tanti clienti che si sono seduti al tavolo del locale, uno ha un posto d’onore nel cuore di Claudia: “Un cliente molto caro è stato il signor Francesco Robbiano, che purtroppo non c’è più”. Francesco era il papà di Roberto che, insieme alla moglie Ersilia Piccinino e al figlioletto Samuele di appena sette anni e mezzo, è rimasto ucciso nel crollo del ponte Morandi.

“Dopo la tragedia - prosegue la titolare - veniva sempre qui a mangiare e ci diceva di sentirsi come a casa. Era davvero una persona squisita, educata, brava e gentile. Con il fratello di Roberto ci sentivamo e lo aggiornavo quando il signor Francesco passava. È stato un po’ come un nonnino e ce lo siamo coccolati”.

Ogni cosa da Mariuccia è fatta in casa, compresi i dolci: “Come si prepara la pizza - spiega ancora Claudia - si prepara un dolce. È una conclusione del pasto e, per noi, deve essere realizzato e non acquistato ‘preconfezionato’. Ci teniamo molto a portare avanti questa filosofia”.

Isabella Rizzitano

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