Regione - 02 aprile 2024, 15:07

Genova resta senza un Centro Nascite Alternativo: “Locali del San Martino riprogettati per una ‘family room’, lavori ultimati in 9 mesi”

L’assessore Gratarola ha risposto all’interrogazione di Sansa: “Il progetto “Ostetricia ritorno al futuro” avrà tutti gli elementi strutturali per garantire una risposta moderna e sicura al bisogno delle famiglie liguri”

Genova resta senza un Centro Nascite Alternativo: “Locali del San Martino riprogettati per una ‘family room’, lavori ultimati in 9 mesi”

La chiusura della casa maternità “Le maree” ha acceso i riflettori sull’assenza di Centri Nascite Alternativi anche alla luce della mancata riapertura del CNA all’ospedale San Martino di Genova. Di fatto al momento in Liguria non c’è un punto di riferimento per chi sceglie un parto extra ospedaliero non medicalizzato.

L’assessore regionale alla Sanità, Angelo Gratarola, in risposta all’interrogazione presentata dalla Lista Sansa, ha annunciato l’assunzione di ulteriori 10 ostetriche (che andranno ad aggiungersi alle 32 già assunte nella seconda parte del 2023) per arrivare alla gestione del reparto di assistenza alla gravidanza e al parto fisiologico. “Il progetto “Ostetricia, ritorno al futuro” è in corso di realizzazione - ha detto Gratarola riferendo quanto riportato nella relazione della direzione sanitaria - con le assunzione completeremo un organico importante. In questo momento è in atto la formazione ‘sul campo’ necessaria a fornire alle giovani professioniste la preparazione adeguata ad assumere responsabilità e a lavorare in sicurezza. I lavori di adeguamento strutturale, finalizzati all'individuazione delle aree di fisiologia e di patologia sono previsti per l'anno in corso. Il ritardo è dovuto alla necessità intervenuta di riprogettare i locali dell'ex CNA, rendendoli compatibili con la tecnologia richiesta dalle “family room”, le stanze dove i neonati prematuri potranno convivere con i propri genitori in una esperienza di cui esistono pochi esempi in Italia e in Europa. Per il completamento dei lavori, in osservanza alla normativa vigente, si prevede una tempistica complessiva di circa 9 mesi al termine dei quali il progetto “Ostetricia ritorno al futuro” avrà tutti gli elementi strutturali e organizzativi necessari per garantire una risposta moderna e sicura al bisogno delle famiglie liguri”.

Siamo ancora allo stato delle parole, perché quel reparto è stato chiuso, prende polvere - ha risposto Sansa - perdere la passione delle ostetriche che ci lavoravano è un bene che non si può recuperare”.

Pietro Zampedroni

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