Municipio Medio Ponente - 07 aprile 2024, 12:00

Sestri Ponente, dopo quattro anni di lavori la scaletta del ‘Ponte Obliquo’ è da rifare

La denuncia della consigliera del Municipio Medio Ponente Sara Tassara: “Non è a norma, dovrà essere demolita e ricostruita. Si parla di altri due mesi di lavori a nostre spese"

La ristrutturazione del ‘Ponte Obliquo’ di Sestri Ponente tornano a essere al centro di polemiche. I lavori, cominciati nel 2020, sono andati avanti per tre anni mezzo a causa di intoppi di varia natura, creando disagi ai cittadini e ai commercianti della zona che hanno visto la viabilità rivoluzionata e che hanno dovuto fare i conti con la pericolosità della tratta interessata dai cantieri. Una volta riaperta l’area, però, è rimasto aperto un cantiere per la ristrutturazione della scaletta che congiunge il Ponte Obliquo con piazza Aprosio, pensato per creare una  scorciatoia pedonale. A distanza di quasi un anno, tale scaletta risulta però ancora transennata e, di conseguenza, inagibile. A denunciare la situazione è la consigliera del Municipio Medio Ponente e capogruppo della Lista Rossoverde Sara Tassara, che ha presentato un’interrogazione per conoscere le ragioni di tali chiusure e per comprendere il cronoprogramma dei lavori. 

“La scaletta risulta ancora chiusa perché non è a norma - spiega la consigliera -. Dovrà quindi essere demolita e ricostruita, probabilmente in ferro e con la creazione di un pianerottolo per mitigarne la pendenza”.  

E continua: “In prossimità della scaletta, tra l’altro, si trova un esercizio commerciale che ha giustamente espresso qualche rimostranza rispetto agli ormai quattro anni di disagi subiti a causa dei lavori a rilento. Si parla di altri due mesi di lavori, per rifare a nostre spese un lavoro maldestro, creando ulteriori lungaggini, spese e disagi. Attendiamo fine maggio per vedere l’esito dei lavori”.

Lo sfogo della consigliera prosegue: “Credo sia abbastanza emblematica dell’idea di cosa pubblica che ha questa amministrazione. Proclami continui - per la posa della prima pietra del TMB di Scarpino sprofondato dopo pochi giorni, per l’inaugurazione di Via Cornigliano in piena campagna elettorale e oggi completamente da rifare e via cosi… - che si traducono in cantieri continui e perenni”. 

A inizio lavori, conclude infine Sara Tassara, “nessuno si è premurato di avvisare della riapertura né il Municipio né - non sia mai - la cittadinanza che, da un giorno all’altro, ha visto di nuovo rivoluzionata la viabilità con non pochi disagi e pericoli”.