Sport - 19 aprile 2024, 20:28

Genoa a marce troppo basse, alla Lazio basta Luis Alberto per espugnare il Ferraris

Novanta minuti opachi per la squadra di Gilardino. Bene solo la seconda parte della prima frazione, poi la squadra di Tudor ha preso le redini in mano

Genoa a marce troppo basse, alla Lazio basta Luis Alberto per espugnare il Ferraris

Giornata no per il Genoa che al Ferraris, nell’anticipo delle 18:30, non trova ritmo e distanze per prevalere sulla Lazio. 

Cielo terso e qualche nuvola sul Ferraris al fischio d’inizio, nubi che mano a mano si sono scollate di dosso dai giocatori rossoblu e biancocelesti, durante un primo tempo che ha fatto davvero fatica ad accendersi.

Non una sorpresa per il team di Gilardino che come abitudine ha macinato gioco senza forzare sulla prima impostazione, ricercando pazientemente gli spazi utili ad accendere soprattutto Gudmunsson, schierato mezz’ala sinistra con licenza di sostegno alla coppia Ekuban - Retegui.

Dall’altra parte della barricata una Lazio ancora distante dall’idea di Tudor (privo di Casale dal 35’ a favore di Hysaj). Ingolfata nei movimenti e col Genoa attento a recuperare palla per poi approfittare delle ripartenze.

Le occasioni da gol si sono concentrate soprattutto dal 25’ in poi, tolta una  bella iniziativa di Ekuban, per il Genoa che a livello di opportunità dalle parti di Mandas si è fatto meglio apprezzare.

Lo stesso numero 18 gira prima verso la porta laziale un cross preciso di Vogliacco, poi è De Winter, su corner di Gudmunsson, a non trovare lo specchio per un paio di metri.

Il tempo di un tentativo di lob di Retegui e poi, dopo il salvataggio del centrale belga su Castellanos, ecco la possibile svolta: break del Genoa in mediana, Ekuban si invola puntando Mandas, l’assist a Gudmunsson appare come la scelta più scontata, ma la punta di Villafranca incrocia sul palo lungo mandando la sfera sul fondo. 

La ripresa si apre con un nuovo cambio capitolino con Romagnoli al posto di Casale.

La cadenza del match resta compassata. Al 54’ Luis Alberto tenta il colpo da biliardo sul palo lungo, Martinez si distende e prolunga la traiettoria in corner.

Il rischio grosso la squadra di Gilardino, invocato dalla Gradinata Nord, lo corre sette minuti più tardi: De Winter scivola, lasciando campo libero in area ai biancocelesti: scambio rapido Marusic, Castellanos, Felipe Anderson, con Martin a immolarsi sul destro del trequarti brasiliano. 

Il gol ospite è maturo e non tarda ad arrivare: genialata di Anderson per Kamada, scarico all’indietro per l’accorrente Luis Alberto e Martinez è battuto.

Arrivano i cambi. Gilardino lancia Ankeye e Badelj per Strootman e Ekuban, Tudor Cataldi e Pedro per Castellanos e Anderson. 

Il Genoa fa fatica a ritrovare il filo, Retegui (opaco come gran parte dei suoi compagni) prova a scuotersi con un tiro dalla distanza, Gilardino inserendo Sabelli per un Vogliacco in difficoltà.

Proteste rossoblu per un contatto Mandas - De Winter in area, Feliciani fischia la carica sul portiere, e si entra così nel recupero. Thorsby e Rovella chiudono i cambi subentrando a Frendrup e Luis Alberto.

I minuti di extra time sono quattro, la Lazio congela il pallone e rientra nell’Urbe con il bottino pieno.

 

 

GENOA - LAZIO 0-1

Marcatore: 67’ Luis Alberto

  

GENOA (3-5-2): Martinez; De Winter, Vogliacco (79' Sabelli), Vasquez; Spence, Frendrup (88' Thorsby), Strootman (68’ Badelj), Gudmundsson, Martin; Ekuban (68’ Ankeye), Retegui. 

A disposizione: Leali, Sommariva , Bohinen,, Cittadini, Papadopoulos, Pittino, Haps.

Allenatore: Gilardino

 

LAZIO: (3-4-2-1) Mandas; Patric, Casale (46’ Romagnoli), Gila; Marusic (35’ Hysaj), Vecino, Kamada, Lazzari; Felipe Anderson (67’ Pedro), Luis Alberto (85’ Rovella); Castellanos (67’ Cataldi). 

A disposizione: Sepe, Renzetti, Coulibaly, Pellegrini, Di Tommaso, Gonzalez.

Allenatore: Tudor

 

Arbitro: Feliciani 

Assisenti: Zingarelli - Scarpa

Quarto Uomo: Marinelli

 

 

Gianlorenzo Tortarolo


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