Attualità - 22 aprile 2024, 14:35

Terzo Valico, inaugurato l’infopoint nella stazione di Rivarolo. Ferrovie: “Vogliamo illustrare i vantaggi dell’opera”

Sarà accessibile tre volte a settimana, con orari flessibili per adattarsi alle esigenze della comunità: lunedì 14-17, mercoledì 17-19 e venerdì 9.30-12.30

È stata inaugurata oggi presso la stazione di Genova Rivarolo l’infopoint dedicato al Progetto Unico Terzo Valico/Nodo di Genova/Campasso

Questo centro informativo, realizzato da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) con il supporto di Italferr, si propone di offrire aggiornamenti costanti sullo stato dei lavori e sui benefici che il progetto porterà alla mobilità genovese, regionale e nazionale.

L'infopoint sarà accessibile tre volte a settimana, con orari flessibili per adattarsi alle esigenze della comunità. Sarà aperto tre volte a settimana, il lunedì dalle 14.00 alle 17.00, mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 e venerdì dalle 9.30 alle 12.30. 

Per RFI l’ascolto dei cittadini e degli stakeholder riveste sempre più un ruolo centrale al fine di realizzare progetti condivisi in grado di rispondere ai bisogni e alle aspettative del territorio - fa sapere in una nota Rfi - Le Comunità devono essere protagonisti di questo disegno che vede le infrastrutture ferroviarie parte integrante di un processo di rigenerazione volto a costruire città e territori più sostenibili, resilienti ed inclusivi. 

L’obiettivo è quello di perseguire un’operazione di trasparenza, oltre che di informazione, per illustrare i vantaggi dell’opera e fornire dati aggiornati attraverso pannelli collocati all’interno dei cantieri, ma sempre ben visibili alla cittadinanza e a chi transita sulle linee e sulle strade limitrofe ai cantieri”. 

Restano critici i comitati, ieri il Comitato Liberi Cittadini di Certosa ha sottolineato come “servano soluzioni ai problemi, non racconti”.

“Pensiamo non possa essere limitato a "raccontare ai cittadini i progetti e le opere del territorio", come riportato nell’invito - dice il comitato - I cittadini devono ricevere risposte per i loro problemi e "non racconti", anche attraverso un canale  whatsapp, o funzionari di RFI/COCIV che preparino i percorsi di attuazione dell’opera". 

Redazione